La Commissione dell’Unione Europea ha esortato alcune regioni italiane ad adottare e aggiornare i piani per la gestione dei rifiuti conformandoli agli obiettivi della legislazione dell’UE in materia di rifiuti e ai principi dell’economia circolare. Tali piani sono destinati a ridurre l’impatto dei rifiuti sulla salute umana e sull’ambiente e a migliorare l’efficienza delle risorse in tutta l’UE.
Gli Stati membri sono tenuti a rivalutare i loro piani di gestione dei rifiuti almeno ogni sei anni ed eventualmente a riesaminarli. Diverse regioni italiane hanno omesso, sottolinea la Commissione, di riesaminare i loro piani di gestione dei rifiuti adottati nel 2008 o prima di tale data. La Commissione invia pertanto un parere motivato. Se le autorità italiane non interverranno entro due mesi, il caso potrà essere deferito alla Corte di giustizia dell’UE.
Tra le regioni italiane coinvolte ci sono: Abruzzo, Basilicata, Provincia autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Sardegna e Sicilia che hanno omesso di riesaminare i loro piani di gestione dei rifiuti adottati nel 2008 o prima di tale data.
Alcuni Regioni hanno replicato con immediatezza ed in particolare:
Il Friuli Venezia Giulia ha avvisato che ha aggiornato nei tempi previsti i propri piani di gestione dei rifiuti, sia urbani che speciali, ed ha già trasmesso alla Commissione europea, tramite il ministero dell’Ambiente, tutta la documentazione
La Regione Sardegna ha precisato attraverso l’assessorato della Difesa dell’Ambiente che l’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani è stato approvato dalla Giunta regionale con deliberazione del 23 dicembre 2016, pienamente in linea con il cronoprogramma concordato con il Ministero dell’Ambiente.
La Provincia autonoma di Bolzano sta provvedendo ad adeguarsi alle norme UE: il piano di gestione dei rifiuti urbani è già in vigore, per i rifiuti speciali l’iter è in corso. Per quanto riguarda il Piano provinciale di gestione dei rifiuti  urbani è già stato aggiornato ed è entrato in vigore nel dicembre 2016. La proposta di aggiornamento del piano di gestione dei rifiuti speciali è stata invece approvata nella seduta di ieri dalla Giunta provinciale e sta seguendo l’iter procedurale previsto dalla normativa.
Fonte: Regioni.it
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