GDO, Comuni e onlus insieme per battere lo spreco alimentare: un’analisi costi benefici mette in luce le convenienze per i tre soggetti e le Linee guida regionali spiegano come incentivare la devoluzione con la tariffa rifiuti.
Alle origini di questo complesso progetto, che ha saputo mettere insieme numerose direzioni regionali lombarde (dall’ambiente al sociale, dal commercio alla cultura) stanno il Programma Nazionale di prevenzione dei rifiuti – con il Pinpas, il programma di prevenzione dello spreco alimentare e il Programma regionale di gestione rifiuti (PRGR) che “… individua i rifiuti organici (tra i quali gli scarti alimentari), come flussi di rifiuti su cui focalizzarsi per raggiungere gli obiettivi di riduzione della produzione dei rifiuti …”.
Dato che il “settore della distribuzione commerciale ed in particolare della GDO, contribuisce alla produzione di rifiuti urbani o assimilabili, e che tale produzione può essere ridotta significativamente grazie alla donazione delle eccedenze, al fine di fornire sostegno alle persone in difficoltà …” e che “Gli enti non profit assumono un ruolo chiave all’interno della filiera della prevenzione della produzione di rifiuti, in quanto provvedono al ritiro e alla destinazione gratuita delle eccedenze alimentari ai soggetti bisognosi …” è venuto naturale incrociare questi due soggetti con i Comuni. Questi infatti gestiscono i rifiuti e hanno in mano la leva economica della tariffa, attraverso al quale è possibile incentivare la devoluzione, favorendone gli attori.
Tenendo presente anche il ruolo importante giocato dall’ospitare l’Expo 2015, dal significativo tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, Regione Lombardia ha pensato ad un “Accordo la realizzazione di un progetto di riduzione dello spreco alimentare quale azione attuativa del Programma Regionale di Gestione dei rifiuti, in relazione agli obiettivi di prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti con finalità anche sociali volte a garantire un sostegno alimentare alle categorie disagiate con le seguenti finalità: a) individuazione di un quadro normativo “chiaro” e semplificato nell’ottica di una semplificazione degli oneri a carico degli operatori del settore e della salvaguardia degli aspetti igienico sanitari; b) sperimentazione di un modello locale di lotta allo spreco e analisi delle fattibilità e degli effetti socio economici e ambientali della stessa; c) sensibilizzazione dei cittadini sul tema dello spreco alimentare.”.
Si trattava in particolare di coinvolgere gli Enti Locali, le Onlus e il settore della distribuzione commerciale ed in particolare della GDO, la cui produzione di rifiuti urbani o assimilabili, potrebbe essere ridotta grazie alla donazione delle eccedenze, al fine di fornire sostegno alle persone in difficoltà.
Ne è nato un Protocollo di intesa “per l’attuazione del progetto sperimentale “reti territoriali virtuose contro lo spreco alimentare (rivolto a Comuni, GDO, enti non profit)” in attuazione del programma regionale di prevenzione dei rifiuti”, firmato il 24 luglio.2015 proprio ad Expo1.
Il protocollo è stato firmato da:
– Regione Lombardia2
– Federazione Lombardia per l’ambiente (FLA, che ha curato la gestione della attività connesse3)
– 9 gruppi della GDO (Auchan, Bennet, Carrefour, Conad. Coop Lombardia, Esselunga, Italmark, Supermercati Europa (insegna Sigma), SMA)
– 13 Comuni (Bergamo, Castel Mella, Gussago, Lentate sul Seveso, Lodi, Pavia, Pioltello, Rezzato, San Giuliano milanese, San Martino Siccomario, Sesto San Giovanni, Settimo milanese, Seveso))
– 9 Onlus (Banco Alimentare, Caritas ambrosiana, Diakonia, Cauto, Coop sociale I.E.S. (Impresa Etica Sociale), cooperativa sociale Famiglia Nuova, Slow food Pavia, cooperativa lotta contro l’emarginazione, cooperativa onlus Cambiamo).4
Due anni di lavoro, con numerose sedute del tavolo tecnico che ha visto crescere ed evolversi il lavoro nel confronto di tutti gli attori con i due partner tecnici – l’Università Cattolica di Milano (che ha curato l’analisi costi benefici (ABC) per studiare le relazioni tra Comuni, GDO e Onlus – inclusi banchi alimentari, valutando vantaggi e criticità per ognuno dei tre soggetti) e ARS ambiente (che ha studiato le possibilità di incrementare e agevolare la devoluzione del Food Waste attraverso la Tariffa rifiuti) troveranno la loro conclusione nella presentazione del lavoro, che è stata programmata per giovedì 1 giugno a Milano, presso la Sala Biagi – Palazzo Lombardia (ingresso N4) 5.
“RIDURRE LO SPRECO, ALIMENTARE IL FUTURO” (questo il tiolo del convegno) si propone il monitoraggio delle azioni del progetto, che ha permesso lo sviluppo di uno studio di costi e benefici delle attività devolutive al fine di valutarne l’efficienza sul piano economico, sociale ed ambientale per i soggetti coinvolti e di uno studio per definire le possibili agevolazioni economiche per facilitare il processo di devoluzione. Un altro esito del progetto è una linea guida sanitaria da diffondere presso gli operatori del settore.
Quindi un convegno importante, quello che qui presentiamo.
E sui cui esiti sarà certamente il caso di tornare una volta valutata sia la qualità e l’applicabilità dei contributi e delle misure proposte, sia la possibilità che il “modello lombardo” si incroci con modelli e pratiche proposte da altre Regioni.
Non per nulla la mattinata prevede due interventi ospiti da parte delle Regioni Veneto – che interverrà con il settore “sociale” ed Emila Romagna – che interverrà con il settore “ambiente”.
E non a caso si chiude con confronto tra istituzioni e operatori del settore sulle novità/opportunità proposte dalla legge nazionale anti spreco e da quella regionale sul diritto al cibo, nella tavola rotonda – Il punto di vista delle istituzioni e degli operatori del settore anche alla luce delle novità introdotte dalla legge 166/20166 e dalla legge regionale 34/20157.
Staremo a vedere e valuteremo proposte e dibattito.
Per ora si può dire che sembrano esserci le basi per trasformare le premesse ricordate all’inizio di questo contributo in elementi di concreta attuazione, sia sul terreno normativo e regolamentare che su quello di un sempre maggior sviluppo operativo delle pratiche.
Sarà anche interessante capire da una parte se e come questa esperienza possa diffondersi a livello “regionale”, dall’altra se e come ne possa essere tratta (con il coinvolgimento del Ministeri dell’Ambiente e delle altre Regioni) una “linea guida” capace di orientare la diffusione delle esperienze di recupero delle eccedenze e di definizione di retei territoriali contro lo spreco alimentare a livello nazionale.
Per Regione Lombardia: Claudia Maria Terzi Assessore all’Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile
Per Fondazione Lombardia per l’Ambiente, il Presidente Matteo Fumagalli
Per i Comuni già sottoscrittori del protocollo in data 23 dicembre 2015:
BERGAMO nella persona dell’ Assessore all’Ambiente Politiche Energetiche, Verde Pubblico, Graziella Leyla Ciagà CASTEL MELLA nella persona del Sindaco Marco Franzini GUSSAGO nella persona del Sindaco Bruno Marchina LENTATE SUL SEVESO nella persona del Sindaco Rosella Rivolta LODI nella persona del Sindaco Simone Uggetti PAVIA nella persona del Sindaco Massimo Depaoli PIOLTELLO nella persona del Commissario Straordinario per la provvisoria gestione dell’Ente Alessandra Tripodi REZZATO nella persona del Sindaco Davide Giacomini SAN GIULIANO MILANESE nella persona del Sindaco Alessandro Lorenzano SAN MARTINO SICCOMARIO nella persona del Sindaco Alessandro Zocca SESTO SAN GIOVANNI nella persona del Sindaco Monica Luigia Chittò SETTIMO MILANESE nella persona del Vice-sindaco e Assessore al bilancio e alle politiche economiche Patrizia Stringaro SEVESO nella persona del Sindaco Paolo Butti
Per le Aziende della Grande Distribuzione Organizzata già sottoscrittori del protocollo in data 23 dicembre 2015:
AUCHAN nella persona del Dirigente Savino Russo BENNET nella persona dell’Amministratore Delegato Adriano De Zordi CARREFOUR nella persona dell’Amministratore Delegato Eric Max Uzan CONAD nella persona del Direttore Generale Ivano Ferrarini COOP LOMBARDIA nella persona del Presidente Guido Galardi ESSELUNGA nella persona del Direttore Commerciale Gabriele Villa ITALMARK nella persona del Legale Rappresentante Marco Odolini SUPERMERCATI EUROPA (INSEGNA SIGMA) nella persona del Legale Rappresentante Oreste Santini SIMPLY-SMA nella persona del Direttore Generale di Simply Italia Enrico Domenico Capoferri
Per gli Enti non profit già sottoscrittori del protocollo in data 23 dicembre 2015:
ASSOCIAZIONE BANCO ALIMENTARE DELLA LOMBARDIA “DANILO FOSSATI” ONLUS nella persona del Presidente Roberto Vassena CARITAS AMBROSIANA nella persona del Procuratore Luciano Gualzetti ASSOCIAZIONE DIAKONIA nella persona del Direttore Don Claudio Visconti CAUTO nella persona del Presidente Anna Brescianini COOPERATIVA SOCIALE I.E.S. SPA (IMPRESA ETICA SOCIALE) nella persona del Presidente e Legale Rappresentante Massimo Ambrogio Mapelli FAMIGLIA NUOVA SOC.COOP. SOCIALE nella persona del Presidente Marchini Bruno SLOW FOOD PAVIA nella persona della Fiduciaria Isa Maggi COOPERATIVA LOTTA CONTRO L’EMARGINAZIONE nella persona del Vicepresidente Andrea Mario Berteselli COOPERATIVA ONLUS CAMBIAMO nella persona del Presidente e Legale Rappresentante Gabriele Porrati
Per i seguenti soggetti che sottoscrivono il protocollo con la firma del presente atto: Comune di Chiari nella persona del Sindaco Massimo Vizzardi; Comune di Rescaldina nella persona del Sindaco Michele Cattaneo; Comune di Castenedolo nella persona del Sindaco Gianbattista Groli; Federdistribuzione nella persona del Direttore Generale Massimo Viviani; Gli Enti non profit: o La Grande Casa Società Cooperativa Sociale Onlus, nella persona del Direttore Generale Liviana Marelli;
o Fondazione Opera Caritas San Martino, nella persona del legale rappresentante Giorgio Cotelli;
Le Associazioni dei Consumatori e Utenti: o Adiconsum Lombardia nella persona del legale rappresentante Carlo Piarulli;
o Cittadinanzattiva della Lombardia Onlus nella persona del legale rappresentante Liberata Dell’Arciprete; o Federconsumatori Lombardia nella persona del legale rappresentante Francesco Castellotti; o Movimento Consumatori – Nuovo Comitato Regionale Lombardo, nella persona del legale rappresentante Piero Pacchioli; o Movimento Difesa del Cittadino Lombardia nella persona del legale rappresentante Lucia Moreschi; o Assoutenti, nella persona del legale rappresentante Roberto Brunelli; o Centro per i diritti del cittadini – Codici Lombardia, nella persona del legale rappresentante Davide Zanon; o ACU – Associazione Consumatori Utenti, sede regionale della Lombardia, nella persona del legale rappresentante Gianni Cavinato; o CONIACUT, nella persona de legale rappresentante Egidio Rondelli; o Unione Nazionale Consumatori – Comitato Regionale della Lombardia, nella persona del legale rappresentante Marco Gollinucci.