Settanta reati ambientali al giorno, 20 miliardi di fatturato illegale e 258 clan che si spartiscono gran parte della torta: bastano questi numeri a spiegare la forza d’urto dell’”ecomafia spa”. Questi dati e la radiografia di chi fa affari sulla salute dei cittadini sono contenuti nel Rapporto Ecomafia 2009 che, come ogni anno, è stato redatto da Legambiente. Le infrazioni ambientali rispetto all’anno precedente sono diminuite: erano 30.124 nel 2007, sono diventate 25.766 nel 2008 (-14,5%). Il dato – che non tiene ovviamente conto della “qualità” della violazione commessa – è comunque significativo: ogni tre ore viene infatti commesso in Italia un reato ambientale.