Ora i compostatori domestico hanno una community con la quale scambiare esperienza e condividere e migliorare la loro azioni.
Dopo un lungo lavoro di preparazione (di cui abbiamo dato conto con la Finestra sulla prevenzione sulla News letter 227 dell’8 giugno 2010 – http://www.rifiutilab.it/dettaglio_doc.asp?id=2447&menuindex) durante il convegno di Capannori del 20 Novembre 2010 è stato firmato il Patto per la futura costituzione dell’Associazione nota come “rete italiana dei compostatori domestici ‘, che punta a creare una rete di compostatori domestici tra Comuni, Associazioni, Consorzi, e ovviamente, singoli cittadini, per favorire gli scambi di esperienze e informazioni e aumentare la cultura del compostaggio domestico e comunitario.
La Rete Italiana Compostatori Domestici offrirà diversi tipi di supporto alle persone e agli enti per consentire loro di iniziare il compostaggio domestico.
Strumento fondamentale per lo sviluppo della rete è il sito web www.noicompostiamo.it, che è stai concepito per coordinare le diverse realtà territoriali nazionali e per fornire consulenza e supporto sul compostaggio.
Questo sollecito alle pubbliche amministrazioni e dei governi locali perchè promuovano e sostengano il compostaggio individuale e comunitario è giunto non a caso da Capannori (LU) e in occasione del ‘Seminario Internazionale Rifiuti Zero’.
Il compostaggio domestico e comunitario è infatti uno dei mezzi più semplici ed efficaci volti alla riduzione dei rifiuti, e per far sentire chi lo promuove parte cosciente di questa “impresa” che porta benefici a chi la compie, all’ambiente e a tutta la comunità: si risparmiano materiali biodegradabili che non vengono così conferiti in discariche o inceneritori; si offre una valida alternativa al concime chimico, che i cittadini possono utilizzare nei loro giardini o donare a loro vicini; si migliorano le qualità organolettiche del proprio orto, giardino o campo; si ottengono prodotti genuini che possono poi essere consumati sulla propria tavola.
La rete è nata non solo per consentire, ma per sollecitare adesioni sempre più diffuse a questa pratica: alle scuole ai cittadini ai gestori di orti urbani.
Si segnalano al riguardo iniziative di indubbio interesse, come il Compost day organizzato a Genova durante la settimana europea per la riduzione dei rifiuti dall’assessorato all’ambiente e dal’IPSA “B:Marsano” di Sant’Ilario.
Questa scadenza, che gli organizzatori vorrebbero far diventare annuale, si inserisce una una più vasta campagna con la quale si punta a passare dagli attuali 1.900 a 30.000 nuclei familiari coinvolti, combinando la riduzione tariffaria concessa ai praticanti a corsi di formazione per aspiranti compostatori, (gestori di orti, insegnanti, semplici cittadini) ad azioni di compostaggio sperimentale nei parchi pubblici della città gestiti da volontari, e altro ancora. L’azione è stata inserita dal Comune nel suo Programma di prevenzione dei rifiuti, e Italia Nostra ha prodotto un aggiornato manuale “Corso di compostaggio domestico in campagna e in città”, presentato durante la giornata (http://federicovalerio.splinder.com/post/23632999/la-carica-dei-compostatori).
La partenza delle rete nazionale acquista una rilevanza particolare perchè segnala come i grandi risultati sulla gestione sostenibile del settore (in questo caso di prevenzione e riduzione dei rifiuti) si ottengono anche a partire dalle pratiche individuali.
E certamente il loro inserimento in una rete di scambio di conoscenze ed esperienze trasforma i gesti individuali in azioni che acquistano rilevanza collettiva a conseguono risultati in grado di pesare sulla gestione delle raccolte e del trattamento.