Eurostat  ha diffuso una nota in cui fa il punto sulle  prestazioni europee rispetto al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica al 2020 evidenziandone le criticità.
Dopo i progressi del periodo 2010-2014, dovuti in parte rilevante al rallentamento economico, dal 2015 il trend si è invertito e ora l’obiettivo sul risparmio energetico che i 28 si sono posti per il 2020 è più lontano.
In particolare nel 2016, il consumo di energia primaria nell’UE era superiore all’obiettivo di efficienza del 4%. Rispetto al 1990, il primo anno per il quale i dati sono disponibili, il consumo è diminuito dell’1,7%. Nel corso degli anni, i valori di consumo di energia primaria hanno subito forti oscillazioni. La maggiore divergenza rispetto all’obiettivo si è registrata nel 2006 (16,2%, con un consumo pari a 1723 Mtep). A partire da tale data, sembra essersi verificato un cambio di paradigma nei consumi, che ha portato con varie fluttuazioni a ad un minimo storico nel 2014 (pari a 1509 Mtep, superiore al valore obiettivo di solo 1,7 punti percentuali). Negli ultimi due anni il divario è aumentato di nuovo, al 4% sopra l´obiettivo del 2020, pari a un consumo di 1543 Mtep nel 2016.
Nel 2016, il consumo finale di energia nell´UE è stato di 1108 Mtep, superiore del 2% all´obiettivo di efficienza. E’ aumentato del 2,1% tra il 1990 (1085 Mtep) e il 2016 (1108 Mtep). Il livello più basso del consumo finale di energia è stato registrato nel 2014 (1063 Mtep, 2,1% al di sotto dell´obiettivo) e il più alto nel 2006 (1194 Mtep, 10% sopra l´obiettivo). Nel 2015 l´UE ha raggiunto l´obiettivo di efficienza di 1086 Mtep, tuttavia nel 2016 i consumi sono aumentati di nuovo, superando del 2% l´obiettivo al 2020.
La nota in lingua inglese è disponibile al seguente link
Fonte: Eurostat