L’Inail ha recentemente fornito nuovi dati sulla presenza dell’amianto negli edifici d’Italia (aggiornamento al 2014). Nonostante le tante mancanze di dati, la rivista online Wired ne ha fatto delle elaborazioni tracciando una mappe di pericolosità.
La dove il dato è completo, le elaborazioni permettono non solo di sapere dove si trovano i siti contaminati dalla fibra, ma anche di che tipo di costruzione si tratta e quanto è urgente la bonifica.
La parte più rilevante dei siti contenenti amianto è composta da cinema, teatri, sale convegni o auditorium. Ma l’amianto si trova anche in circa 1350 scuole, 800 in biblioteche o edifici culturali; persino 250 negli ospedali. Moltissimi, comunque, quelli per cui non è possibile sapere di che tipo di struttura si tratta.
Lacune sono presenti anche in merito alla bonifica dei siti. Nei casi in cui qualcosa è noto, censiscono 446 bonifiche completate in maniera definitiva, contro poco meno di 3500 siti ancora interamente da ripulire. Risulta molto difficile estrapolare da queste informazioni e sapere se e quanto sono rappresentative della situazione nazionale. Wired ricorda anche che i dati raccolti da Inail si riferiscono ai soli siti censiti fino a questo momento. I numeri reali, tuttora sono sconosciuti, molto più elevati dei dati diffusi da Inail.
Wired sottolinea anche come i dati siano incompleti nella diffusione regionale: la Sicilia non ha mai fornito dati, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata li hanno forniti incompleti o di anni non recenti. Alcune regioni pur avendo fornito i dati di presenza dei siti non hanno dato l’informazione in merito alla loro collocazione geografica.
Le elaborazioni di Wired sono consultabili link che contiene anche i riferimenti ai dati originali di INAIL.
Fonte: Wired