Il progetto Water Alliance – Acqua di Lombardia è stato presentato a Monza il 24 aprile nel corso del convegno Per una sharing economy dell’acqua. Water Alliance, entro fine anno, porterà alla nascita della prima joint venture contrattuale tra aziende idriche in house della Lombardia: Gruppo CAP, BrianzAcque, Uniacque, Padania Acque, Lario Reti Holding, Sal e Pavia Acque, che insieme forniscono il servizio idrico ad un bacino di oltre 5 milioni di abitanti. L’obiettivo è quello di coniugare il radicamento sul territorio con le migliori pratiche nella gestione pubblica dell’acqua. Secondo Antonio Massarutto, economista e docente universitario: “In Italia abbiamo passato troppo tempo a discutere di sovrastrutture e di teorie, ora il quadro è sufficientemente completo. Questa iniziativa mi sembra un buon primo passo. I prossimi risultati, immagino, potranno venire dall’efficientamento dei costi operativi. Il vero nodo è la finanza: se ci si mette insieme è per finanziarsi meglio”. Le aziende di Water Alliance servono poco meno di 900 Comuni, dove erogano ogni anno oltre 500 milioni di metri cubi d’acqua, con 24.727 km di rete di acquedotto e 2.733 pozzi. I depuratori sono 508, ai quali confluiscono quasi 20mila km di rete fognaria. I ricavi complessivi superano i 630 milioni. Nei prossimi cinque anni saranno investiti 800 milioni di euro destinati in gran parte per la messa a norma di depuratori e fognature, e risolvere così il grave deficit infrastrutturale che vede ancora l’Italia sotto procedura di infrazione comunitaria.