Il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, durante in audizione davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e degli illeciti a esso connessi, la ‘Ecomafie’ ha fatto sapere che la pubblicazione della Carta delle aree idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti nucleari italiani (Cnapi) slitta e viene rimandata al quarto trimestre del 2017. In precedenza ne era stata annunciata la pubblicazione entro settembre del 2017, ma ci sono stati alcuni ritardi nelle procedure. Calenda ha spiegato che il ritardo, di sei mesi, è dovuto all’elaborazione di alcuni documenti sul programma nazionale, sul rapporto ambientale e sulla sintesi tecnica. La pubblicazione della Cnapi è necessaria per avviare una consultazione pubblica sulla carte e il conseguente iter di costruzione del deposito nazionale.
La costruzione del deposito nazionale per i rifiuti radioattivi richiederà otto anni  ed è l’unica soluzione in grado di garantire lo stoccaggio in sicurezza dei rifiuti radioattivi. sebbene l’intera realizzazione del deposito è prevista per la fine del 2025, il rientro dei rifiuti soldi radioattivi italiani processati all’estero potrà aver luogo già a partire da gennaio 2024.
Durante l’audizione, Calenda ha inoltre fatto sapere che la nuova struttura dell’Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, sarà definita “entro il prossimo mese. Con il decreto approvato dal Consiglio dei ministri due settimane fa si potrà garantire certezza dei tempi di operatività dell’Isin in modo da semplificare la transizione da Ispra a Isin nel più breve tempo possibile.
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Fonte:  Labparlamento.it