La Commissione Europea, ad un anno dall’adozione del pacchetto sull’Economia circolare COM(2015) 614 final, ha pubblicato un rapporto sui progressi a livello europeo nell’attuazione del Piano d’Azione UE per l’economia circolare Report on the implementation of the Circular Economy (il documento è disponibile qui).
Il rapporto migliora la proposta del 2015 fatta dalla Commissione europea, in particolare per quanto riguarda i target di riciclaggio al 2030 innalzati al 70% per i rifiuti solidi urbani e all’80% per gli imballaggi. Secondo la Commissione Europea:

  • Il raggiungimento di questi obiettivi consentirebbe di creare 580 mila posti di lavoro entro il 2030, con un risparmio annuo di 72 miliardi di euro per le imprese europee grazie a un uso più efficiente delle risorse e quindi ad una riduzione delle importazioni di materie prime.
  • I posti di lavoro potrebbero crescere sino a 867 mila se, all’obiettivo del 70% di riciclaggio si accompagnassero a livello europeo e nazionale anche misure ambiziose per il riuso, in particolare nell’arredamento ed il tessile.
  • La prevenzione dei rifiuti, la rigenerazione, la riparazione e il riciclaggio possono generare, sempre secondo la Commissione Europea, risparmi netti per le imprese europee pari all’8% del fatturato annuo, riducendo nel contempo l’emissione di gas serra del 2-4%. Attualmente in Europa si bruciano o si mettono in discarica oltre il 50% dei rifiuti prodotti.

Insieme al rapporto la Commissione ha fornito orientamenti su rifiuti, energia e finanziamenti per l’economia circolare di concerto con la BEI:

  • istituendo una nuova Piattaforma per il sostegno finanziario all’economia circolare di concerto con la BEI mettendo insieme investitori ed innovatori, che permetterà di rafforzare il collegamento tra gli strumenti esistenti, EFSI (Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI), iniziativa InnovFin – Finanziamento dell’UE per l’innovazione,  finanziata da Orizzonte 2020 ed eventualmente mettere a punto nuovi strumenti finanziari per progetti nell’ambito dell’economia circolare.
  • pubblicando la Comunicazione The role of waste-to-energy in the circular economy contenente linee guida per gli Stati Membri per la trasformazione dei rifiuti in energia.
  • proponendo un miglioramento mirato della normativa sull’uso di alcune sostanze pericolose  nelle attrezzature elettriche ed elettroniche con la Proposta di emendamento della Direttiva RoHS (2011/65/EU.

Per illustrare questi risultati e discutere con i portatori di interesse degli obiettivi futuri la Commissione e il Comitato Economico e sociale Europeo hanno organizzato una Conferenza a Bruxelles il 9 e 10 marzo prossimi Circular Economy Stakeholder Conference, durante la quale sarà anche annunciata la creazione di una piattaforma dei portatori di interesse dell’economia circolare.
Approfondimento al seguente link.
Fonte: ISPRA