E’stato pubblicato il 17° Rapporto riporta il quadro dei rifiuti urbani (RU) raccolti e gestiti nel 2015, della Regione Sardegna ricavati dall’incrocio delle informazioni fornite da comuni e loro associazioni e quelle fornite dagli impianti che ricevono e trattano i rifiuti. I dati così ottenuti vengono forniti anche all’ISPRA per l’elaborazione del Rapporto nazionale, con l’obbiettivo di diffondere dati univoci sui rifiuti prodotti.
A grandi linee il rapporto:

  • conferma il trend decrescente già in atto da qualche anno, il totale RU raccolti è stato di 717.241,96 t, presentando così una flessione percentuale dell’1% rispetto alle 725.027,19 t del 2014.
  • La quota totale di rifiuti destinati allo smaltimento è nel 2015 in ulteriore diminuzione (circa il 8% in meno rispetto al 2014) con 312.987,30 t; in particolare 284.430,88 t sono rifiuti indifferenziati (314.344,36 t nel 2014, -10,5%), 15.729,05 t rifiuti derivanti dallo spazzamento stradale (in ulteriore diminuzione di circa il 6% rispetto al 2014) e 12.827,37 t sono ingombranti allo smaltimento in deciso aumento rispetto all’anno precedente (circa 3.125 t in più, +32%). Il procapite di rifiuti totali prodotti è di circa 433 kg/ab/anno, anch’esso in lieve calo.
  • La quantità di rifiuti differenziati raccolta risulta in aumento raggiungendo le 404.254,66 t, portando così la percentuale di raccolta differenziata (RD) al 56,4 % (nel 2014 era il 53,0%) e il procapite di rifiuti differenziati di 244 kg/abitante/anno (nel 2014 era inferiore di 13 kg/abitante/anno).
  • L’analisi del dato a livello comunale mostra come ben 206 Comuni su 377 hanno superato il 65% di raccolta differenziata, e fra essi ben 47 superano il 75%, tra cui anche centri di media dimensione.
  • Il confronto con i dati nazionali e le migliori prestazioni regionali del 2015, pubblicati dall’ISPRA nel “Rapporto rifiuti urbani – edizione 2016”, confermano che la Sardegna ha raggiunto davvero dei buoni risultati generali sulla raccolta differenziata, per il vetro, la plastica, i metalli ed i RAEE, ma in particolare per la raccolta della frazione organica per la quale risulta la quinta regione per procapite a livello nazionale. Meno brillanti i risultati per la raccolta della carta, inferiore alla media nazionale, per il legno, la cui raccolta è sempre molto limitata e per il quale la Sardegna è fra le regioni con il dato più basso, ed i tessili, sebbene quest’ultima raccolta sia in crescita.

Il Rapporto è disponibile al seguente link
Fonte: Arpa Sardegna