Il ddl n. 2290 contro gli sprechi alimentati è stato approvato anche al senato lo scorso 2 agosto. Il provvedimento è diventato a tutti gli effetti legge dello Stato. Entrerà in vigore solamente dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. I punti salienti della nuova legge:

  • Cessione gratuita degli alimenti: Gli operatori del settore alimentare possono cedere gratuitamente le eccedenze alimentari, idonee al consumo umano, a favore di persone indigenti. Le eccedenze alimentari non idonee al consumo umano possono essere cedute per il sostegno vitale di animali e per la destinazione ad autocompostaggio o a compostaggio di comunità con metodo aerobico. È consentita anche la cessione a titolo gratuito delle eccedenze di prodotti agricoli in campo o di prodotti di allevamento idonei al consumo umano ed animale.
  • Possono essere donati anche i i prodotti finiti della panificazione che non siano stati venduti o somministrati entro le ventiquattro ore successive alla produzione.
  • Norme igieniche in tutta la catena di donazione devono essere garantita la sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti in linea con le norme europee.
  • Tra i beni alimentari che possono essere donati vi sono quelli idonei al consumo umano o animale, il giudice ne potrà disporre la cessione gratuita a enti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche e solidaristiche. Una campagna anti sprechi dovrà essere promossa dalla Rai con un numero adeguato di ore di trasmissioni televisive e radiofoniche dedicate all’informazione e alla sensibilizzazione su comportamenti e misure idonei a ridurre gli sprechi alimentari, energetici o di altro genere.
  • Le regioni potranno stipulare accordi o protocolli d’intesa per promuovere comportamenti responsabili e pratiche virtuose per dotare gli operatori della ristorazione di contenitori riutilizzabili idonei a consentire ai clienti l’asporto dei propri avanzi di cibo. nelle mense scolastiche, comunitarie, sociali, aziendali e ospedaliere dovranno essere adottai programmi per per prevenire e ridurre lo spreco connesso alla somministrazione degli alimenti.
  • Le utenze non domestiche relative ad attività produttive che producono e distribuiscono beni alimentari e che a titolo gratuito li cedono, direttamente o indirettamente agli indigenti e alle persone in condizioni di bisogno o per l’alimentazione animale. Potranno avere diritto a particolari agevolazioni fiscali
  • Per il 2016 è previsto un Fondo di 2 milioni di euro per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti e viene istituito un Fondo, con dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze, nonché per promuovere la produzione di imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili.