E’stato presentato a Roma lo scorso 10 febbraio il dossier Sviluppo delle infrastrutture idriche – Investimenti pubblici nel servizio idrico integrato. Il quadro che emerge dall’analisi e dalla discussione avvenuta durante l’evento di presentazione è tutt’altro che positivo:

  • 885 sono gli interventi avviati e non ancora conclusi per un valore totale finanziato di 2,9 miliardi di euro;
  • 888 interventi neanche avviati per un valore totale finanziato di 3,2 miliardi di euro la maggior parte dei quali, 2,8 miliardi, destinati al Sud;
  • mediamente siano necessari 5 anni e 6 mesi per realizzare un investimento pubblico nel settore idrico, ai quali si aggiungono ulteriori 3anni per le lungaggini burocratiche legate all’iter per il finanziamento;
  • a fronte di una spesa media per investimenti per abitante di circa 80-120 euro l’anno in Europa, in Italia si investono appena 35 euro per abitante;
  • quasi il 20% del paese non è allacciato a reti fognarie degne di questo nome e quasi il 40% delle acque reflue non vengono trattate da qualche impianto tecnologicamente e funzionalmente efficace; 
  • le perdite idriche si attestano intorno a una media del 37%, con punte del 55% ad esempio in Sardegna e del 47% nel Lazio contro il 15 – 20 per cento degli altri stati europei;
  • per finanziare le infrastrutture nel settore idrico accanto ai due strumenti fondamentali, cioè la tariffa e le risorse pubbliche, che sono complementari, sarebbe opportuno il ricorso alle obbligazioni, cioè al risparmio diffuso.

Il dossier completo è disponibile al seguente link.