E’ disponibile la registrazione del webinar organizzato il 24 settembre 2020 “Riduzione dell’inquinamento ed economica circolare nel Progetto GRRinPORT: innovazioni per il trattamento dei sedimenti portuali nel Porto di Livorno e studio delle scelte individuali di smistamento dei rifiuti sui traghetti”. Il video è disponibile qui.
Lo scorso 16 dicembre all’interno del progetto è stato anche lanciato il Call for papers per lo Special Issue
“Sustainable Management of Waste and Wastewater in Ports” della rivista open access Sustainability. La “call for papers” è rivolta a tutti i contributi sul tema, con particolare riguardo a procedure e tecniche per la gestione sostenibile dei rifiuti e dei reflui nei porti, prestando attenzione anche alla gestione dei sedimenti marini dragati e agli effetti delle attività di dragaggio sulla qualità delle acque nelle aree portuali. L’invio potrà esser fatto entro il 31 ottobre 2021. Per altre informazioni e per le modalità di invio dei lavori è possibile consultare la pagina dedicata 
GRRinPORT è un progetto avviato ad aprile del 2018, che avrà una durata di 36 mesi, fino al 2021. L’obiettivo di GRRinPORT è migliorare la qualità delle acque marine nei porti limitando l’impatto dell’attività portuale e del traffico marittimo sull’ambiente.
A tal fine, GRRinPORT mira a definire un set di buone pratiche per la gestione di rifiuti e reflui, in accordo con i principi della valorizzazione delle risorse e dell’economia circolare. Le buone pratiche sono rivolte a enti gestori e utenti delle aree portuali e potranno essere estese a tutti i porti dell’area del Programma e, in prospettiva, a tutto il bacino del Mediterraneo.
Lo scopo di GRRinPORT è quello di ottenere il riposizionamento delle strutture portuali in un contesto eco-sostenibile ed eco-innovativo con un approccio di cooperazione transfrontaliera, basato su alcuni elementi di innovatività. Infatti, il principale effetto negativo dell’attuale sistema di gestione dei rifiuti/reflui in ambito portuale, ovvero l’inquinamento delle acque, deriva soprattutto dalla scarsa informazione e sensibilizzazione dei fruitori del porto, da carenza/assenza delle infrastrutture di conferimento nei porti, ma anche dalla necessità da parte dei fruitori di doversi adattare a regole/procedure diverse in ogni porto/paese.
Per ulteriori informazioni visita il sito web del progetto: GRRinPORT
Fonte: GRRinPORT