ISPRA ha pubblicato online lo “Studio esplorativo per la speciazione del mercurio in sedimento e suolo” finalizzato a porre a confronto i risultati derivanti da procedure di speciazione del mercurio in suoli e sedimenti attualmente utilizzate dai laboratori SNPA. Lo studio sfrutta le potenzialità di uno strumento come il confronto interlaboratorio, nel quale diversi laboratori applicano le loro procedure su alcuni materiali di prova selezionati. Il testo pubblicato riporta le considerazioni, i commenti e le indicazioni pervenute e condivise dai laboratori partecipanti nel corso dello svolgimento dello studio esplorativo.

Lo studio prevede la determinazione, delle frazioni in cui il mercurio è distribuito all’interno del sedimento/suolo, ovvero delle diverse specie chimiche in cui il metallo è presente, determinate in base alla loro diversa solubilità/mobilità rispetto al mezzo estraente. Unitamente ad esse è stato anche determinato il contenuto di mercurio totale. Ciascun laboratorio ha scelto di utilizzare una propria procedura, selezionata, perché già adoperata o perché valutata più idonea anche in funzione della strumentazione a disposizione.

Conclusioni dello studio

  • I metodi adoperati dai laboratori del SNPA, per la determinazione delle principali forme chimiche con le quali il mercurio è presente in suoli e sedimenti, per quanto diversi, hanno permesso l’identificazione di gruppi contenenti sostanzialmente le medesime frazioni/specie di mercurio;
  • è stata stimata, in modo essenzialmente qualitativo, la concordanza tra i risultati delle concentrazioni estratte, derivanti dalle singole procedure, all’interno del medesimo gruppo aggregato, ottenendo generalmente una discreta, piuttosto che buona, conformità;
  • non sono state rilevate differenze significative tra i metodi in funzione del differente range di concentrazioni;
  • alla luce dei risultati ottenuti non è stata individuata alcuna metodica, tra quelle sperimentate, che può essere considerata migliore di un’altra per studiare il frazionamento del mercurio in matrici complesse, quali suolo e sedimenti;
  • ognuna delle metodiche studiate ha presentato pregi e difetti che uniformano il risultato finale anche rispetto all’impiego di materiali con differenti concentrazioni di mercurio totale.

Lo Studio è disponibile qui

Fonte: ISPRA