Dopo quindici giorni di negoziato serrato e  prolungato, durato un giorno più del previsto, la COP24 di Katowice ha prodotto in sostanza quasi tutto quello che era chiamata a fare, risultato nient’affatto scontato. lo sostiene in un articolo la testata Climalteranti.it  che fornisce un’analisi attenta dei documenti approvati.
In particolare tra i punti più rilevanti del rulebook approvato in Polonia ci sono:

  • le informazioni necessarie per la revisione dei Contributi determinati a livello nazionale (NDC) e per la contabilizzazione degli impegni adottati, nonché l’insieme di regole condivise per la trasparenza delle azioni e del supporto, che implementano l’articolo 13 dell’Accordo di Parigi.
  • è stata archiviata la tradizionale differenziazione degli obblighi (la cosiddetta “biforcazione”) tra paesi industrializzati e in via di sviluppo, con l’adozione di regole comuni e la previsione di flessibilità per quei Paesi in via sviluppo che ne necessitano in base alle proprie capacità.
  • la costruzione di un sistema di reporting e monitoraggio comune a tutte le Parti, fondato sui principi di Trasparenza, Accuratezza, Completezza, Coerenza e Comparabilità (TACCC).
  • Sugli obiettivi nazionali tutti i Paesi che hanno già inviato un proprio Contributo determinato a livello nazionale sono invitati ad aggiornarlo, rendendolo più ambizioso nei suoi obiettivi al 2030, entro due anni.
  • i Paesi che hanno a suo tempo indicato un Intended NDC, ma non avendo ancora ratificato l’Accordo non lo hanno trasformato in NDC sono chiamati a farlo. Chi si era fermato al 2025 è chiamato ad allungare l’orizzonte del suo NDC, in modo da renderli tutti i contributi confrontabili tra loro con un orizzonte 2030.
  • i paesi che non hanno ancora una strategia di lungo periodo sono invitati a dotarsene, in base al punto 21 del testo principale.

La prossima conferenza delle Parti, CoP 25, si terrà a novembre 2019 in Cile, co-organizzata con la Costa Rica dove un mese prima si terrà la pre-COP.
Articolo completo contenente numerosi approfondimenti  qui.
Fonte: sito web climalteranti.it