La Regione Lombardia in seguito alle sollecitazioni di revisione del dgr n. 3868 del 17.7.2015 sulle disposizioni per l’efficienza energetica che penalizzava nel calcolo degli incentivi alcune tecnologie come le pompe di calore, sollevate da Confindustria, con delibera n° x/6276 del 27/02/2017 ha provveduto ad una revisione di tale norma. In particolare, secondo Confindustria l’applicazione dei requisiti di copertura da fonti rinnovabili previsti a partire dal 2018 per gli edifici nuovi e per le ristrutturazioni di edifici con superficie utile superiore a 1.000 metri quadrati, che prevedeva l’obbligo di coprire almeno il 50% del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili avrebbe penalizzato tecnologie come le pompe di calore alimentate da gas naturale. Nelle scorse settimane il Comitato Termotecnico Italiano (CTI), ha definito la proposta di una diversa modalità per calcolare il contributo delle fonti rinnovabili nella produzione energetica mediante pompe di calore. Tale proposta, riconosce l’efficienza derivante dall’impiego diretto dell’energia primaria, consente di valorizzare maggiormente l’energia rinnovabile estratta dalle pompe di calore a gas.
Dopo aver valutato il metodo proposto la Regione Lombardia ha deliberato di aggiornare i contenuti delle proprie disposizioni per l’efficienza energetica degli edifici, facendo proprio il principio di calcolo proposto dal Comitato Termotecnico Italiano per calcolare l’energia rinnovabile estratta dall’ambiente per produrre energia termica con le pompe di calore, riconoscendo la maggior efficienza derivante dall’impiego diretto dell’energia primaria e dunque valorizzando la quota di energia rinnovabile estratta dalle pompe di calore a gas.
Il testo del decreto è disponibile al seguente link