La Città metropolitana di Torino, in partenariato con 16 Comuni, ha presentato P.A.S.Ca.L. il nuovo progetto di mobilità sostenibile. P.A.S.Ca.L è l’acronimo di Percorsi pArtecipati Scuola-CAsa-Lavoro, e può contare su un finanziamento complessivo di 2.584.688 euro, di cui 1 milione da cofinanziamento statale (il progetto è stato presentato al Ministero dell’Ambiente nell’ambito del <em>Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro</em>) e il rimanente dai contributi dei diversi soggetti attuatori. La Città metropolitana di Torino, oltre che capofila di progetto, è soggetto attuatore del sottoprogetto Citymetromob.
Il progetto complessivo P.A.S.Ca.L. si sviluppa su 3 assi portanti:
1) realizzazione di programmi di formazione, educazione, e progettazione partecipata; formazione di mobility manager scolastici e aziendali, programmi educativi in almeno 40 scuole e disseminazione sul territorio delle esperienze pilota dei Piani di mobilità scolastica sostenibile;
2) la realizzazione, da parte di tutti i soggetti attuatori, di servizi e/o infrastrutture di mobilità collettiva e/o condivisa: a) pedibus; b) messa in sicurezza di percorsi pedonali; c) realizzazione di piste o percorsi ciclabili/ciclovie nei comuni di Almese, Avigliana, Caprie, Chieri, Chivasso, Mombello di Torino, Pinerolo; d) estensione del bike sharing e sperimentazione delle biciclette a pedalata assistita in diversi Comuni; e) avvio del car sharing a Carmagnola; f) estensione del trasporto a chiamata Mebus della Collina Chierese fino a Mombello di Torino; g) sperimentazione dei buoni mobilità con sconti per l’acquisto di beni, sconti per il trasporto pubblico locale per almeno due istituti scolastici, riconoscimenti (ai dipendenti delle aziende/enti del territorio coinvolto) di incentivazioni economiche accessorie allo stipendio proporzionate ai km percorsi;
3) nell’ambito del sottoprogetto Citymetromob: a) sperimentazione del car pooling aziendale e scolastico; b) implementazione di strumenti di mobility management aziendale e di area, più efficienti ed efficaci rispetto a quelli già in uso, dialoganti con le centrali della mobilità della Regione Piemonte e della Città di Torino, e istituzione di una piattaforma pubblica per la mobilità condivisa, avviando la sperimentazione di un servizio di “mobility as a service”; c) comunicazione interna, esterna e rivolta ai diversi target di progetto; d) il monitoraggio delle azioni e del processo.
L’idea è del progetto di incidere sulle abitudini di almeno il 7% della popolazione delle aree interessate e del 20% degli utenti dei poli universitari e aziendali coinvolti, portando oltre 20mila persone a scegliere modalità di spostamento più sostenibili rispetto al veicolo privato.