Lo scorso 22 maggio Kyoto Club e CNR-IIA hanno presentato a Roma la VII edizione del Rapporto MobilitAria.

Il Rapporto analizza i dati della mobilità e della qualità dell’aria al 2023 nelle 14 città metropolitane italiane (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia).

MobilitAria 2024 affronta questi temi in modo dettagliato grazie a: un’analisi e alle proposte di Kyoto Club e CNR-IIA per la mobilità sostenibile e la decarbonizzazione verso città a zero emissioni, un focus delle misure nazionali per finanziare interventi a favore della mobilità sostenibile, uno sguardo alla futura Direttiva UE sulla qualità dell’aria.

I principali dati in sintesi.

  • Nessuna delle città metropolitane d’Italia, lo scorso anno, ha assistito a una crescita dei valori di Biossido di Azoto (NO2), si è registrato un decremento delle concentrazioni del particolato PM10, mentre per Messina, Palermo e Firenze il 2023 è stato un anno in modesta risalita.
  • Per quanto riguarda le concentrazioni di particolato PM2,5 in ognuna delle città analizzate è avvenuta una diminuzione della concentrazione.
  • Nel rapporto viene proposta anche per la prima volta una stima dell’impatto sanitario ed economico dell’inquinamento dell’aria per le 14 città metropolitane in esame.
  • Lo studio sui dati di qualità dell’aria ci indica che i valori medi annui registrati per le 14 città metropolitane nel 2023 seppur diminuiti ancora presentano delle importanti criticità. Se si valuta infatti l’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico sono ancora molte le morti premature e gli anni di vita persi (YLL) associati all’inquinamento atmosferico in Italia.
  • Tra gli approfondimenti tecnici è proposta un’analisi delle emissioni inquinanti in relazione ai traffici marittimi, che riguarda 10 su 14 città metropolitane. Dal 1990 al 2019 si osserva una tendenza decrescente nelle emissioni portuali di ossidi di zolfo (SOX), come per quelle di particolato, mentre le emissioni portuali di NOX in alcuni centri crescono e in altri diminuiscono. Nel lungo termine, saranno necessarie ulteriori azioni per ridurre le emissioni e promuovere la decarbonizzazione attraverso l’uso di combustibili e fonti di alimentazione alternative, l’installazione di sistemi post-vendita e/o il passaggio al trasporto ferroviario.
  • Nella nuova edizione di MobilitAria 2024, l’indice sintetico che misura lo stato della mobilità sostenibile delle città viene aggiornato con i nuovi dati, esteso a quattro città (Bergamo, Padova, Parma, Prato) che insieme a Bologna, Firenze, Milano, Roma e Torino fanno parte delle città NETZERO 2030 (selezionate dalla Commissione Europea per raggiungere un impatto climatico zero entro il 2030), e integrato con nuovi indicatori.
  • Nel Rapporto MobilitAria 2024 emerge che l’auto è ancora la protagonista assoluta degli spostamenti urbani, mentre il trasporto pubblico sta scontando ancora gli effetti della pandemia. Per invertire la rotta, occorre ribaltare questa situazione convincendo sempre più persone a scegliere mezzi collettivi o condivisi.
  • Il rapporto offre specifici contributi esterni, elaborati da esperti/e ed altri approfondimenti sulle città sicura a misura delle persone, dedicati a città 30, sicurezza stradale e low emission zone.
  • Uno degli strumenti più diffusi per abbattere le emissioni e migliorare la qualità dell’aria nelle aree urbane sono le Low-Emission Zones (LEZ), in italiano “zone a basse emissioni”: una serie di normative di restrizione del traffico veicolare che le città possono adottare per vietare la circolazione dei veicoli più inquinanti.

Disponibili online al seguente link

Il Rapporto,

Il comunicato stampa di sintesi di Kyotoclub,

Il video e le presentazioni del convegno.

Fonte: Kyoto Club