La Corte costituzionale, con la sentenza n. 129, depositata lo scorso 28 maggio, ha dichiarato l’illegittimità della norma regionale della Toscana nella parte in cui attribuisce alla Regione le competenze già esercitate dalle Province in materia di controllo periodico su tutte le attività di gestione, di intermediazione e di commercio dei rifiuti e accertamento delle violazioni e di verifica e controllo dei requisiti previsti per l’applicazione delle procedure semplificate.

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