Pubblicate dalla Regione Emilia – Romagna le Linee guida per il recupero, la distribuzione e l’utilizzo di prodotti alimentari per fini di solidarietà sociale rivolte alle imprese del settore alimentare, organizzazioni benefiche, operatori dei servizi Igiene Alimenti e Nutrizione e servizi Veterinari delle Aziende sanitarie territoriali.

Il documento ha come obiettivo specifico quello di supportare i soggetti coinvolti nello svolgimento dell’attività di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari, attraverso la definizione di regole omogenee e chiare. Perché proprio sulla base di queste Linee guida alle quali dovranno attenersi, donatori (imprese e operatori del settore alimentare) e riceventi (organizzazioni di recupero e ridistribuzione) di cibo sottratto allo spreco potranno svolgere le proprie attività nel rispetto dei requisiti di sicurezza igienico-sanitaria e dell’ambiente.

Il documento in sintesi:

  • predispone le regole omogenee a cui devono attenersi tutti i soggetti coinvolti nel processo di recupero, donazione e ridistribuzione degli alimenti; le caratteristiche che devono avere i prodotti donati; inoltre viene messo nero su bianco il ruolo dei competenti servizi delle Ausl;
  • definisce il ruolo dei donatori: imprese del settore alimentare registrate e/o riconosciute a norma del Regolamento europeo che devono garantire che il prodotto ceduto gratuitamente sia perfettamente edibile e non costituisca un rischio per il consumatore, oltre che tracciabile;
  • il donatore: è tenuto a indicare l’elenco dei prodotti donabili; la modalità di verifica della qualità igienico-sanitaria; l’identificazione del prodotto in fase di stoccaggio; lo spazio utilizzato per conservarli; la modalità di conservazione; la frequenza e la modalità di ritiro da parte del donatore e deve anche fornire la documentazione comprovante la cessione alle organizzazioni benefiche riceventi;
  • definisce i riceventi: le organizzazioni che partecipano alla ridistribuzione delle eccedenze alimentari e che possono essere classificate come organizzazioni di front line o di back line;
  • compito delle organizzazioni di back line: recuperare il cibo donato dalle imprese donatrici per trasportarlo, stoccarlo e ridistribuirlo a una rete di organizzazioni di beneficenza affiliate e qualificate, comprese associazioni caritative, ristoranti sociali o imprese sociali;
  • le organizzazioni di front line ricevono le donazioni dalle organizzazioni di back line e/o direttamente dai donatori e forniscono il cibo ai loro beneficiari sotto diverse forme (pacchi di viveri, mense dei poveri, pasti serviti in ristoranti/bar sociali);
  • le attività di competenza dei Servizi di igiene Alimenti e Nutrizione e dei Servizi Veterinari delle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna, in qualità di autorità competenti locali per l’esecuzione dei controlli ufficiali nella sicurezza alimentare, eseguono le verifiche previste dalla normativa presso tutti gli operatori del settore alimentare, compresi quelli che ridistribuiscono alimenti per fini di donazione alimentare;
  • le Linee guida specificano quali possono essere i prodotti donati: alimenti preimballati che recano indicazione della data di conservabilità; alimenti preimballati che non necessitano di tale data; alimenti non confezionati, che possono dovere essere confezionati o imballati poco prima della donazione (frutta e verdura fresca, carne fresca, pesce fresco, prodotti da forno, eccedenze alimentari provenienti da servizi di ristorazione collettiva e pubblica);
  • il documento elenca le tipologie di alimenti donati che devono essere esclusi in fase di ricevimento.

Le linee guida sono disponibili qui.

Fonte: Regione Emilia – Romagna