Martedì 24 ottobre a Roma, presso il Centro Congressi Palazzo Rospigliosi, si è tenuta la presentazione del Rapporto Unirima 2023  La produzione di Materia Prima – End of Waste dalla raccolta differenziata di carta e cartone. Il rapporto è fornisce il quadro generale dell’andamento del comparto della carta da macero, mettendone in luce caratteristiche, tendenze in atto e possibili sviluppi futuri.

Contiene:

  1. la descrizione generale del settore italiano di carta e cartone, contenuta nel Capitolo due, include i risultati conseguiti nel corso del 2022 e lo spaccato dell’attuale situazione impiantistica sul territorio nazionale;
  2. l’analisi del mercato e delle quotazioni registrate, con il dettaglio delle tendenze che hanno influenzato maggiormente il comparto;
  3. i dati sul quadro internazionale del settore con la valutazione dell’andamento di importazioni ed esportazioni in alcune delle maggiori nazioni
  4. le prospettive future del comparto italiano, partendo dall’esame dei flussi nazionali di import-export registrati negli ultimi anni, con focus sui maggiori partner commerciali del 2022 e del primo semestre 2023;
  5. l’analisi dei principali driver che stanno spingendo la trasformazione il settore e del loro impatto sulle aziende del settore;
  6. alcune valutazioni e interventi di UNIRIMA in materia di concorrenza nel settore del recupero di materia dai rifiuti cellulosici, con la disamina dei punti chiave per promuoverne lo sviluppo, oltre a una breve sintesi dei progetti previsti per il settore in ambito PNRR.

I dati del Rapporto Unirima del 2023 confermano la flessibilità e la capacità di adattamento del settore della carta da macero, poiché, nonostante le difficoltà post-pandemia, la guerra in Ucraina con la crisi energetica che ne è derivata ed i profondi cambiamenti nello scenario geopolitico mondiale che sono piombati sui sistemi produttivi, l’Italia continua ad essere in questo comparto industriale tra gli Stati più virtuosi in Europa.

I punti di forza della filiera sono:

  • la capillarità degli impianti che ricevono rifiuti di carta e cartone sparsi omogeneamente su tutto il territorio nazionale, 716, a cui sono conferite le raccolte differenziate dei rifiuti di carta e cartone provenienti sia dai Comuni che da attività commerciali, artigianali, industriali e terziarie, per produrre una materia prima “end of waste” conforme al DM 188/2020 ;
  • l’apporto delle esportazioni che, dopo un incremento nel 2022 del 10% rispetto al 2021, nel primo semestre 2023 hanno superato un milione di tonnellate raddoppiando di fatto le quantità esportate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente allo scorso anno;
  • la capacità degli operatori di trovare una destinazione ha evitato il collasso della filiera, permettendo al contempo l’incremento delle raccolte differenziate e contribuendo in modo sostanziale agli obiettivi di riciclo complessivi del nostro Paese.

Il tasso di riciclo complessivo della carta sale dal 72,8% al 75,9% nel 2022 e quello degli imballaggi, pari all’81,20%, si mantiene ben al di sopra della media europea.

Il fatturato complessivo di tale fondamentale comparto industriale dell’economia circolare italiana ammonta a circa 4 miliardi di euro con circa 20.000 addetti.

Secondo il rapporto i prossimi anni saranno cruciali per l’Italia. L’industria delle materie prime seconde soffre dei costi derivanti da barriere non tecnologiche che continuano a gravare sul settore, malgrado le reiterate richieste di semplificazione che il comparto avanza da anni. Ora più che mai è necessario far fronte alla necessità di innovarsi per essere più competitivi di fronte alle sfide sempre più complesse dei mercati.