Il rapporto dell’AEA “Rifiuti organici in Europa: trasformare le sfide in opportunità”  (Bio-waste in Europe — turning challenges into opportunities) analizza lo stato di avanzamento e il potenziale di questo flusso di rifiuti, che è in gran parte composto da rifiuti alimentari e da giardino. I rifiuti organici sono la componente più cospicua (34%) di tutti i rifiuti urbani in Europa, circa il 60% di questi rifiuti organici è costituito da rifiuti alimentari. I rifiuti alimentari ammontano a circa 173 chilogrammi per cittadino dell’UE all’anno, corrispondenti a circa un quinto di tutti gli alimenti prodotti.
La prevenzione degli sprechi alimentari potrebbe ridurre considerevolmente gli impatti ambientali della produzione, trasformazione e trasporto degli alimenti. La relazione SEE rileva che questi benefici sono molto maggiori di quelli derivanti dal riciclaggio dei rifiuti alimentari, che è ancora necessario e importante.
Secondo le stime dell’unione europea potrebbero essere trasformati in un fertilizzante molti più rifiuti organici dando luogo ad un prodotto di alta qualità e miglioratore del suolo, oltre a produrre  biogas, un combustibile rinnovabile. Ciò richiede però che il rifiuto organico sia raccolto separatamente e senza mescolarlo con altri tipi di rifiuti. La contaminazione dei rifiuti organici con la plastica è particolarmente preoccupante. Attualmente, il compostaggio è il modo dominante di gestire i rifiuti organici, ma la digestione anaerobica con produzione di biogas sta aumentando.
Il rapporto è disponibile qui.
Fonte: Agenzia Europea per l’Ambiente