Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa in audizione, in videoconferenza, alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati intervenendo sulla gestione dei rifiuti legata all’emergenza Covid-19 ha annunciato la creazione di un tavolo tecnico permanente, anche con gli operatori del settore, per il monitoraggio dei flussi di rifiuti differenziati, indifferenziati e sanitari, per affrontare la Fase 2. La capacità di gestione e smaltimento dei rifiuti sanitari e assimilati è di 350 mila tonnellate all’anno, ma solo 150 mila sono quelle fino ad ora prodotte e trattate: abbiamo un gap di 200 mila tonnellate. Quindi, considerando che sempre di più si adopereranno mascherine riutilizzabili, non rileviamo problemi di capacità”.
Il ministro si è soffermato sugli aspetti sanitari, ambientali, normativi e investigativi relativi alla gestione e smaltimento.
Per quanto riguarda gli aspetti sanitari, sono state ricordate le raccomandazioni dell’Istituto superiore di sanità, contenute nel documento del 12 marzo sulla gestione dei rifiuti urbani aggiornato il 31 marzo, sulle modalità operative per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti domestici prodotti sia da soggetti positivi al Coronavirus sia dalla popolazione in generale.
Per quanto riguarda gli aspetti ambientali, il ministro ha fatto riferimento alle indicazioni fornite dall’Ispra per la gestione dei rifiuti nell’emergenza sanitaria, in un documento del 23 marzo in cui “viene ribadito che la raccolta e gestione dei rifiuti urbani e speciali devono essere garantite in quanto servizi pubblici essenziali. Ne consegue che deve essere assicurato anche il servizio di raccolta differenziata”. Ha inoltre fatto riferimento alle linee guida del ministero dell’Ambiente del 24 marzo, con le quali sono state fornite indicazioni agli operatori del settore che avevano sollevato difficoltà nella gestione di tutte le tipologie di rifiuti.
Costa ha anche accennato al livello europeo della gestione dei rifiuti nel periodo emergenziale, al vademecum della Commissione europea del 15 aprile che contiene cinque raccomandazioni rivolte a cittadini, enti locali, operatori ecologici. Per quanto riguarda gli aspetti info-investigativi, il ministro Costa ha ricordato di aver attivato il Nucleo ecologico dei Carabinieri, “che sostiene che l’emergenza Covid non comporterà la delineazione di scenari criminali nuovi e di conseguenza di un modus operandi di illecito nuovo, bensì il potenziale peggioramento di quello attuale. L’Arma dei Carabinieri scrive di essersi attivata in questo senso, operando in termini info-investigativi, in raccordo alle Procure competenti per territorio”.
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Fonte: Ministero dell’Ambiente