La Suprema Corte con la sentenza 39884 del 4 settembre 2017 ha affermato che l’elettricità non è un bene indispensabile alla vita.
Nel caso affrontato dalla Cassazione la mancanza di energia elettrica non comportava nessun pericolo attuale di danno grave alla persona, trattandosi di bene non indispensabile alla vita, semmai idoneo a procurare agi e opportunità, che fuoriescono dal concetto di incoercibile necessità, condizione che la legge richiede per non emettere condanna. Quanto all’aggravante del mezzo fraudolento, corretta è la spiegazione fornita dal giudicante, secondo cui l’allaccio abusivo alla rete, in qualunque modo effettuato, integra la fraudolenza sanzionata dall’art. 625, n. 2.
Fonte: Corriere della sera (link). –  Il testo della sentenza è disponibile al seguente link.