8 gestori idrici del Veneto hanno firmato un accordo in base al quale effettueranno insieme i controlli sulla qualità delle acque potabili e reflue. Obiettivi: potenziare e ottimizzare il controllo della qualità dell’acqua attraverso lo scambio di informazioni e di risorse, lo scambio delle conoscenze sulle innovazioni tecnologiche, le migliori pratiche e le eccellenze sviluppate finora.

Una rete di tecnici che lavorano insieme, mettendo a fattor comune le rispettive competenze specialistiche, la strumentazione e le eccellenze sviluppate finora: è questa la soluzione individuata dai gestori idrici pubblici del Veneto – riuniti nel consorzio Viveracqua – per potenziare e ottimizzare il controllo della qualità dell’acqua che ogni giorno esce dai rubinetti del Veneto e per monitorare gli scarichi dei depuratori.
Questa innovativa forma di cooperazione tra gestori sarà resa possibile dal Contratto di rete per l’erogazione dei servizi di analisi siglato oggi a Venezia – nel nuovo Museo dell’acquedotto allestito da Veritas – da acquevenete (Monselice), Bim GSP (Belluno), Livenza Tagliamento Acque (Portogruaro), Medio Chiampo (Montebello Vicentino), Piave Servizi (Codogné), Veritas (Venezia) e Viacqua (Vicenza) e, con previsione entro il prossimo mese di maggio, anche da Acque Veronesi (Verona).
Il Contratto di rete prevede che i gestori aderenti utilizzino, per i servizi di analisi delle acque potabili e reflue, i Laboratori di rete, che attualmente sono 5, dislocati in varie province del Veneto. Si tratta di servizi che ad oggi consentono di controllare le analisi di circa 500.000 parametri l’anno, mantenendo così sotto il proprio diretto controllo una fase estremamente delicata del servizio idrico integrato e valorizzando le capacità altamente specialistiche del personale (complessivamente circa 45 persone) e le attrezzature tecnologiche già presenti nella rete.
I Laboratori di rete condivideranno, attraverso lo scambio di informazioni e di risorse, le innovazioni tecnologiche, le migliori pratiche e le eccellenze sviluppate finora e accresceranno la propria capacità di ricerca scientifica, innovazione e ottimizzazione, anche concentrando lo sviluppo di certe analisi in uno o alcuni dei laboratori della rete.
Lavorando insieme, i gestori intendono perseguire inoltre ottimizzazioni di scala, con maggiori opportunità di reperire risorse finanziarie e maggior potere contrattuale nel mercato degli approvvigionamenti, ed effettuare investimenti comuni, anche per monitorare e contrastare efficacemente la presenza di contaminanti emergenti. Il coordinamento della rete sarà gestito da Viveracqua, il Consorzio dei gestori idrici pubblici del Veneto creato per rendere stabile ed efficiente la collaborazione tra chi eroga servizi ai cittadini e al territorio.