Gli obiettivi del Piano Energia e Clima 2030 sono insufficienti per la decarbonizzazione del settore trasporti: Legambiente, WWF Italia, Greenpeace Italia, Kyoto Club, Cittadini per l’Aria e Transport & Environment hanno inviato al Governo un documento dove chiedono target più ambiziosi.
Il nostro Paese ha inviato alla Commissione Europea il Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC2030), che dovrebbe tracciare la road map della decarbonizzazione da qui al 2030. Per quanto riguarda il settore dei trasporti, il documento non coglie l’urgenza del cambiamento e manca di una visione di lungo periodo, che si rispecchia in scelte poco adeguate “che potrebbero costituire un ostacolo alla decarbonizzazione” anziché un incentivo.
È quanto affermano le principali associazioni ambientaliste – Kyoto Club, Transport & Environment, Legambiente, Cittadini per l’Aria, WWF Italia, Greenpeace Italia – in un documento inviato ai ministri competenti del governo italiano, Luigi Di Maio, ministro dello Sviluppo Economico,  Sergio Costa, ministro dell’Ambiente e Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Tra le principali richieste: il divieto di vendita dei veicoli endotermici entro il 2030; la promozione di veicoli elettrici puri – lo share previsto è di 6 milioni di auto elettriche, ma di queste sono 1,6 milioni sono pure, i rimanenti 4,4 milioni modelli ibridi; lo stop dei sussidi fossili ambientalmente dannosi, soprattutto per quanto riguarda il gas naturale, che nel settore gode di ingenti agevolazioni fiscali e che risulta “pericoloso” in quanto può attrarre investimenti che potrebbero essere usati per incentivare le energie pulite.
Il comunicato stampa di kyotoclub qui
Fonte: kyotoclub