Il Ministero dell’Ambiente presenta il Progetto LIFE ZEOWINE (LIFE17 ENV/IT/000427): “ZEOlite e scarti viticoli come prodotto innovativo per le produzioni dei vigneti”.
LIFE ZEOWINE è un progetto dimostrativo che mira a migliorare la protezione e la gestione dei suoli coltivata vite, incrementandone la fertilità agronomica e con essa le condizioni di benessere della vite, attraverso l’applicazione di un ammendante innovativo, denominato “ZEOWINE”, derivante dal compostaggio di scarti della filiera vitivinicola e zeolite.
Il progetto ha le basi nel constatare che, con il cambiamenti climatici, la maturazione dell’uva è anticipata e nei vigneti in pendenza l’erosione dovuta a precipitazioni intense fa si che venga perso più suolo del valore critico di 1,4 t/ha annuali tollerabili in Europa. Il problema dell’erosione è aumentato anche dalla diminuzione di uso dei concimi organici in favore di quelli minerali. Il secondo tema affrontato è quello della valorizzazione degli scarti organici della filiera (bucce, raspi, vinaccioli) circa 2,4 milioni di tonnellate anno nel nostro paese  di cui 3/4 inutilizzate.
Partendo dai risultati di sperimentazioni precedenti, che miravano a valutare l’efficacia di zeolite e compost in modo disgiunto in altre filiere produttive, il progetto definisce dei protocolli per la produzione di “ZEOWINE” e la sua applicazione nella concimazione di vigneti in produzione e di nuovi impianti.
La sinergia degli effetti positivi sul suolo e sulla pianta dell’applicazione di “ZEOWINE” si riscontrerà nel miglioramento delle caratteristiche delle uve e dei vini prodotti che conserveranno maggiormente gli aromi fruttati e vegetali, e incrementeranno il corredo polifenolico e di antiossidanti.
LIFE ZEOWINE, finanziato dal Programma per l’ambiente e l’azione per il clima (LIFE) 2014-2020, è iniziato il 1/07/2018 e terminerà il 01/07/2022. I beneficiari di LIFE ZEOWINE, tra cui il coordinatore CNR -IRET (sede di Pisa), costituiscono un partenariato rappresentativo delle diverse componenti progettuali e dotato di una expertise adeguatamente diversificata.
La scheda completa del progetto qui
 Fonte: Ministero dell’Ambiente