Il progetto AQUOR (LIFE 2010 ENV/IT/380), iniziato nel settembre 2011 con un programma di lavoro di tre anni, è stato concepito come azione dimostrativa atta a favorire l’inversione dell’attuale trend di sovrasfruttamento delle risorse idriche sotterranee e a incrementare il tasso di ricarica idrogeologica degli acquiferi, con lo scopo di riequilibrare le falde dell’Alta Pianura Vicentina e di garantirne l’uso sostenibile da parte delle generazioni attuali e future. Gli obiettivi specifici sono stati:

  • creare e condividere una struttura conoscitiva integrata sul sistema idrogeologico e le sue principali fragilità
  • sensibilizzare e coinvolgere attivamente gli utenti delle risorse idriche sul risparmio idrico e il riequilibrio della falda
  • dimostrare la fattibilità tecnica, la convenienza economica e la sostenibilità ambientale della ricarica degli acquiferi.
  • sviluppare un modello di governance integrata e partecipata delle risorse idriche sotterranee a scala locale

L’area di intervento progettuale si caratterizza per un importante patrimonio idrico sotterraneo, che costituisce la fonte di approvvigionamento idrico per la maggior parte del territorio della provincia di Vicenza per un totale di 400.000 abitanti. La notevole disponibilità idrica ha consentito lo sviluppo di numerose attività agricole e industriali ma a seguito del sovrapporsi di eventi come la variazione del regime delle precipitazioni a causa dei cambiamenti climatici, l’aumento dei prelievi artificiali e l’impermeabilizzazione del suolo causato principalmente dall’aumento della popolazione e delle attività antropiche, l’equilibrio storico tra le acque superficiali e profonde è stato alterato portando alla scomparsa del 30% delle acque risorgive vicentine e all’abbassamento della falda di diversi metri. Le riserve idrogeologiche della pianura alluvionale si stima che stiano diminuendo con una media di 3,8 cm all’anno. Il progetto AQUOR ha sviluppato un modello di governance per la gestione sostenibile delle risorse idriche sotterranee che può essere replicato sia seguendo l’intera strategia progettuale, sia in parte inserendo nelle in strategie già esistenti alcune delle azioni implementate. L’iniziativa ha, inoltre, contribuito ad un approfondimento dei contenuti della Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE), nonché – tra gli altri – di tre documenti fondamentali della politica europea e nazionale in materia di gestione integrata delle acque: il Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee (Water Blueprint), il VII Programma di Azione Ambientale dell’Unione Europea in materia di ambiente fino al 2020, la Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti climatici (SNAC) del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Tra i principali risultati e prodotti: tecnologie per la ricarica artificiale della falde, Carte di vocazione alla ricarica che suddividono il territorio AQUOR in aree adatte o non adatte alla ricarica, linee guida La ricarica delle falde in condizioni controllate, il Contratto di Falda (CdF), un Rapporto finale contenente un piano di azione per la governance delle risorse idriche sotterranee e il contratto di falda. La pubblicazione Tecniche dimostrative di ricarica artificiale per il riequilibrio quantitativo della falda dell’alta pianura vicentina.

Una sintesi del progetto life è disponibile nel portale Piattaforma delle Conoscenze promossa dal ministero dell’Ambiente (link )

La documentazione di ricerca completa è disponibile nel sito web del progetto life AQUOR