Si è tenuto lo scorso 8 luglio a Milano il convegno “Il suolo circolare” organizzato da AUDIS in collaborazione con Regione Lombardia dedicato a una nuova cultura di bonifica per la rigenerazione urbana. Un momento di approfondimento importante che ha avuto il merito di unire due materie tendenzialmente pensate come separate.
Dal convegno è emerso l’indirizzo chiaro che le bonifiche si devono fare, senza aver paura, ma con un approccio culturale diverso. Come ha ricordato la Direttrice di AUDIS Marina Dragotto le bonifiche “devono interpretare un ruolo proattivo nella costruzione di valore del territorio ed è per questo che serve uno sforzo comune nel pensare che vanno fatte proprio nel modo più utile per il territorio stesso”.
L’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia intervenendo al convegno ha dichiarato: “La Regione Lombardia, tra le regioni più industrializzate del nostro Paese, ha pagato nel tempo in termini di contaminazione del suolo e conta un numero significativo di aree da bonificare. Dall’anagrafe delle bonifiche risultano censiti 838 siti contaminati e circa 1150 potenzialmente contaminati: numeri stabili per i siti contaminati, si stanno riducendo i numeri dei siti potenzialmente contaminati, che 5 anni fa erano circa 1500. Dall’altro lato stanno crescendo i siti bonificati : oltre 2100 siti hanno avuto una certificazione di avvenuta bonifica (+57% rispetto al 2014) – prosegue Cattaneo – Il Governo regionale sta programmando nuovi strumenti di intervento, anche nell’ambito del Piano Regionale della Gestione dei Rifiuti che avrà una parte dedicata alle bonifiche – come già la ebbe 5 anni fa”.
Durante la mattinata i lavori hanno toccato, attraverso tre tavole rotonde, i temi fondamentali che erano alla base dei workshop, preliminari al convegno di questa mattina, organizzati dall’Associazione tra febbraio e aprile con il coordinamento scientifico dei soci AUDIS Francesco Bertelloni (ambiente spa), Jean Pierre Davit (Golder Associates), Federico Vanetti (Dentons), il contributo di Igor Villani (Arpae) e la partecipazione di oltre 50 esperti. Leggi e norme, sostenibilità sociale, aspetti economici sono stati al centro del dibattito che ha più volte incrociato la proposta elaborata da AUDIS che vede come necessità imprescindibili per il futuro della materia alcuni assiomi qui di seguito sintetizzati:

  • Implementare e sfruttare a pieno le potenzialità dell’Accordo di Programma
  • Riconoscere lo status di “darkfield”
  • Introdurre una logica perequativa nella valutazione dei progetti di bonifica
  • Promuovere la definizione di una linea guida sui criteri di sostenibilità delle bonifiche e le bonifiche in situ
  • Rendere evidenti e misurabili i costi sociali della “non bonifica”

Programma e libretto di sala qui
Il comunicato stampa Audis  qui
Fonte: AUDIS