Lo scorso 12 settembre, presso la Sala della Regina di Montecitorio, la Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, (la cosiddetta Commissione “Bratti”, dal nome del suo Presidente, l’on. Alessandro Bratti), ha presentato la relazione della sua attività: L’inchiesta tra dati e risultati. Rendiconto sull’attività svolta dal 9 settembre 2014 al 30 giugno 2017.
Il convegno si è svolto con il contributo, tra gli altri, del presidente del Senato, del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione.
La relazione rappresenta un documento innovativo di ‘accountability’ che, oltre a riportare sotto un profilo quantitativo i lavori svolti dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, contiene elementi di valutazione sulla efficacia dell’attività compiuta su situazioni particolarmente problematiche nelle diverse zone del paese, illustrandone i risultati raggiunti anche tramite la valutazione dell’impatto prodotto sulle attività parlamentari.
La Commissione è stata istituita con la legge n. 1 del 7 gennaio 2014 con i seguenti compiti:

  • Svolgere indagini atte a fare luce sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti,
  • Individuare le connessioni tra attività illecite e altre attività economiche, in particolare il traffico di rifiuti su scala locale,
  • Individuare attività illecite connesse al traffico illecito transfrontaliero,
  • Verificare la eventuale sussistenza di comportamenti illeciti da parte della PA,
  • Verificare la sussistenza di attività illecite relative ai siti inquinati, alle attività di bonifica e alla gestione dei rifiuti radioattivi,
  • Verificare la sussistenza di attività illecite relative alla gestione degli impianti di depurazione delle acque e alle gestione dello smaltimento fanghi e reflui,
  • Verificare la corretta attuazione della vigente normativa sui rifiuti pericolosi.

I principali filoni di indagine che sono stati seguiti nei circa tre anni di lavoro svolto hanno riguardato:

  • lo stato di avanzamento delle bonifiche nei SIN (Siti inquinati in bonifica di interesse nazionale).
  • Il traffico transfrontaliero dei rifiuti;
  • il Decomissioning delle centrali e la gestione dei rifiuti radioattivi;
  • il mercato del riciclo,
  • le cosiddette navi a perdere,
  • lo stato di attuazione della legge (68/2015) sui delitti ambientali;
  • l’analisi territoriale del ciclo dei rifiuti (Sicilia, Liguria, Veneto, Lazio, Campania e Toscana).

Fonte: ARPAT – La relazione completa è disponibile al seguente Link  Il video della presentazione è disponibile al seguente Link