Se la crisi ce lo consente e sentiamo il desiderio di fare dei regali possiamo pensare anche ai loro impatti sull’ambiente: la loro dematerializzazione è una possibilità, che fa bene ad ambiente e persone
Festività natalizie all’insegna della condivisione o dei regali?
Pensare anche all’ambiente e o lasciarsi andare ai consumo?
Due domande che possiamo porci tutti.
I credenti mediteranno sui richiami di Francesco a porre il rapporto con l’altro e la condivisione con il più debole e non la materialità dei consumi al centro della riflessione e della pratica natalizia.
Per molti la crisi sarà fattore limitante dello spreco, perchè quando è difficile mettere insieme il pranzo con la cena la frugalità è un obbligo, più che una scelta.
Ma qualche riflessione, dopo che da Cop 21 a Parigi è emersa una “nuova consapevolezza” sul clima, è richiesta anche ad ognuno di noi, a partire dai nostri comportamenti quotidiani,
Allora se possiamo e vogliamo fare dei regali alla persone che ci sono care o vicine, pensiamo che il tema suggerito da SERR 2015, quello dell”immaterialità”[1] può aiutarci nelle scelte.
E’ infatti sempre il caso di ricordare che se vogliamo assumere un atteggiamento sostenibile non basta dissociare l’uso delle risorse e la produzione di rifiuti dalla crescita economica, è necessario ridurli. E il minor uso per unità di prodotto o servizio è il primo passo da fare. Un passo che può portare – come ci ricorda la più recente produzione comunitaria sull’economia circolare – a benefici economici in termini occupazionali oltre che al contenimento delle emissioni[2].
La SERR dunque ci ha fatto toccare con mano che “fare di più con meno”, riducendo il materiale al minimo senza compromettere in alcun modo il risultato finale è al contempo una felice prospettiva e una sfida avvincente.
Come possiamo applicare questo principio al “dono natalizio”, cogliendo due opportunità: da un lato evitare l’impatto che purtroppo il Natale, a dispetto della sua atmosfera innocua e scanzonata, ha sull’ambiente e dall’altro risparmiare ai destinatari dei nostri doni ingombro e imbarazzo di oggetti spesso inutili, doppi o superflui, che in breve tempo sarebbero destinati alla discarica (o nel migliore dei casi a qualche festa del Baratto (a Venezia a suo tempo il 26 dicembre, accanto a Santo Stefano, si festeggiava “San Baratto”, organizzando lo scambio dei regali che – inutili per qualcuna/o potevano risultare utiili grafiti a qualcun’altra/o) ?
L’impatto è molto serio: si stima che la quantità di rifiuti generata dalle famiglie aumenti del 30% durante le feste. Ci sono però alcuni consigli che ci offre Valentina Tibaldi per eHabitat.it.
Alcuni riguardano la preparazione della festa, altri i regali.
Per la festa si parte dall’albero. Ogni anno in Europa se acquistano 50 milioni.
Lifegate[3] ha messo a confronto con metodo LCA le diverse alternative in commercio: l’abete in cartoncino riciclato ha dato il risultato più basso in termini di emissioni, con circa 2 kg di CO2 a fronte dei 21 kg del modello in plastica (con aghi in PVC e struttura metallica). Secondo questa indagine, se i 5 milioni di alberi di plastica venduti in Italia durante le festività natalizie venissero sostituiti da altrettanti in cartone riciclato si risparmierebbero tra le 20 mila e le 70 mila tonnellate di CO2. Se poi non si vuol rinunciare all’abete “vero”, viene segnalata la possibilità di prenderlo presso un vivaio autorizzato dal Corpo Forestale dove è possibile avere consigli per mantenerlo in salute nel periodo delle feste e informazioni sulle inoltre su iniziative di raccolta per far ripiantare gli alberi nell’anno nuovo.
E veniamo alle luci, anch’esse assai “impattanti” (uno studio Ademe ha calcolato che in Francia le luci natalizie causano la produzione di circa 10.000 tonnellate di CO2 – proiettato su base europea sono 65.000 tonnellate. Qui è possibile sostituire le vecchie lampadine a incandescenza con luci a led, non esagerare in termini di quantità e limitare il loro utilizzo il più possibile nel corso della giornata. In alternativa, per illuminare e decorare si possono utilizzare le classiche candele di cera, che oltretutto donano alla casa una calda e suggestiva atmosfera[4].
Per i regali – oltre ad andare a comprarli con mezzi ecologici (a piedi o in bici) e al privilegiare per l’alimentare le produzioni locali, meglio se biologiche e certificate, una riflessione va fatta sulle possibilità di valorizzare l’immaterialità del dono.
E’ ancora Valentina Tibaldi ad offrirci qualche suggerimento per “acquisti consapevoli”[5], che possono fare la differenzia dal momento che secondo una indagine da lei citata di Confesercenti, nel 2015 il 96% degli italiani onorerà la tradizione mettendo sott[6]o l’albero addobbato uno o più regali.
Vengono perciò proposte alcune idee per individuare i regali “de materializzati” , che li pongono molto lontani dal mero consumismo, avvicinandoli invece al terreno della relazione e muovendosi sul piano di concetti quali: condivisione, esperienza, incontro, scambio, valore del tempo.
Ecco allora come possono essere questi regali, col presupposto che debbano adattarsi alla personalità di chi le riceverà; perchè il primo sforzo da fare è quello si cercare una sintonia non con i nostri gusti, ma con quelli di chi li riceverà.
- pragmatici: un buono spesa da utilizzare nel negozio di prodotti alimentari locali di fiducia, un abbonamento del treno per i pendolari, una tessera per il bike o il car sharing per i cittadini alle prese con il traffico, una ricarica telefonica e via dicendo; per chi ama l’utilità anche nelle occasioni speciali (e questo genere di regali va molto in periodo di crisi …;
- dinamici: un abbonamento in palestra o al corso di pilates, una discesa in rafting o un lancio con il parapendio, un’esperienza di arrampicata, un soggiorno in un eco villaggio, un viaggio o un itinerario turistico a piedi o in bicicletta ecco modi per soddisfare insieme curiosità e desiderio di “ricaricare le pile” con l’attività fisica;
- tecnologici: un e-book, un buono regalo per l’acquisto di musica o contenuti digitali, l’upgrade a una connessione veloce ed affidabile non potranno che far felici i vostri amici 2.0;
- culturali: dall’entrata per il cinema al corso sempre proposto e mai iniziato, dall’ingresso alla mostra tanto desiderata al biglietto per il concerto tanto atteso, l’accesso alla cultura in tutte le sue forme è un desiderio che vale sempre la pena di esaudire;
- consapevoli: Natale è l’occasione ideale per supportare le cause in cui si crede, ed estendere questa opportunità a qualcuno che condivide i nostri stessi valori non ha prezzo. Via libera, dunque, a donazioni in favore dell’associazionismo ambientalista, sociale, culturale, sportivo, ecc. , alle adozioni a distanza, al supporto alle iniziative locali distribuite sul territorio;
- sognatori: la complicità, la conoscenza personale, l’anti-convenzionalità e la fantasia fanno molto: un buono per un abbraccio da riscuotere alla
prima giornata nera, una raccolta digitale di foto personalizzate con pensieri o fumetti, la promessa di un picnic in riva al mare, un albero piantato insieme apposta per l’occasione o una stella registrata con il nome del destinatario, qualunque gesto anche piccolo che si faccia apprezzare dai veri sognatori – bambini e adulti che non hanno perso la passione per la fantasia.
Insomma, regalare libri, cultura, viaggi; regalarseli con partner, famiglia, amici, al posto delle “solite” bottiglie, della “solite ceste”, dei soliti tripudi di consumismo alimentare o degli ultimi e più costosi arrivati di un qualche aggeggio elettronico – che nel migliore dei casi sfrutteremo al 20% delle sue potenzialità: ecco cosa fa bene al corpo e fa bene allo spirito.
Dona curiosità, conoscenza, senso dell’esplorazione; e magari condivisione di queste sensazioni.
Ed è con questo augurio di rivotarci “dopo le feste” non appesantiti nel corpo e nell’impronta ecologica e magari invece arricchiti nella mente e nella socialità che la Finestra sulla prevenzione dei rifiuti dà ai suoi lettori appuntamento per il nuovo anno.
[2] C:UsersmarioDocumentsfinestra sulla prevenzione dei rifiuti201515.12.23economia circolareEuropean Commission – PRESS RELEASES – Press release – Pacchetto sull’economia circolare domande e risposte.htm
[4] http://ambiente.tiscali.it/socialnews/eHabitat-it/15379/articoli/Sognando-un-verde-Natale-scelte-sostenibili-per-festivit-a-basso-impatto.html