Il  trasporto e il trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche  è ricompreso tra le attività produttive industriali e commerciali che il governo, attraverso il DPCM del 22 marzo 2020 ha ritenuto opportuno non sospendere durante l’emergenza nazionale causata dalla diffusione del Coronavirus. Ecodom in un comunicato stampa ha ritenuto opportuno  informare quindi  che il  sistema è attivo anche in questi giorni al ritmo più ridotto possibile allo scopo di coniugare le logiche di servizio a quelle di tutela della salute degli operatori addetti al trasporto e al trattamento.  Ecodom ritiene  fondamentale nella  strategia per rendere sicuro il loro lavoro coinvolge oggi più che mai anche tutta la comunità dei consumatori italiani, a tal fine ha emanato un comunicato stampa con delle raccomandazioni che sintetizziamo così:
Per le utenze  domestiche l’invito posto a chiunque non abbia un’esigenza immediata e improrogabile di disfarsi dei propri rifiuti elettronici, eviti di farlo. Conservare un RAEE nella propria abitazione durante il periodo di emergenza non presenta controindicazioni e può aiutare a ridurre le possibilità che gli operatori della filiera subiscano il contagio.
Su grande scala la raccolta prosegue nei casi di “emergenza”, quali ad esempio Centri di Raccolta (CdR) saturi di rifiuti che è opportuno svuotare prima della chiusura, o Luoghi di Raggruppamento (LdR) pieni di RAEE ritirati “uno contro uno” dai distributori che effettuano vendite online (ancora attive). Per rispettare tali obblighi di servizio e alleggerire il carico di lavoro su vettori e impianti, lo scorso 17 marzo il Centro di Coordinamento RAEE ha elaborato tre provvedimenti d’emergenza (QUI DETTAGLIO) ,   con l’obiettivo di facilitare le attività dei lavoratori della filiera.

  • La prima di queste tre misure – adottate dal Comitato Guida dell’Accordo di Programma tra ANCI, il CdC RAEE, le Associazioni delle aziende di raccolta e le Associazioni dei Produttori – riguarda i Tempi Massimi di Intervento (TMI) concessi ai trasportatori per il ritiro dei RAEE dai CdR e dagli LdR. L’allungamento dei TMI da 5 a 10 giorni permetterà ai fornitori di razionalizzare la circolazione dei mezzi e l’impiego di risorse che, pertanto, verranno esposte di meno ai rischi del virus.
  • Il secondo provvedimento riguarda le richieste di ritiro da parte di CdR e LdR che, fino a fine emergenza, saranno filtrate da parte del call center del CdC RAEE sulla base di una valutazione delle effettive condizioni di emergenza
  • .Nella stessa direzione va la terza misura, in virtù della quale il CdC RAEE ha temporaneamente soppresso i cosiddetti “ritiri a giro”, ovvero quei passaggi che i sistemi collettivi effettuano con cadenza prestabilita presso i CdR più piccoli.

Il Ministero dell’Ambiente ha inviato alle Regioni e alle Province autonome una circolare per invitare questi Enti ad aumentare temporaneamente i limiti normativi di stoccaggio, per permettere così agli impianti di immagazzinare RAEE oltre i quantitativi fissati dalle singole autorizzazioni.
Fonte:  Ecodom   – Articolo completo qui