É disponibile il volume “Stato del litorale emiliano-romagnolo al 2018. Erosione e interventi di difesa, pubblicato da Regione Emilia-Romagna e Arpae nella collana “I quaderni di Arpae”, che contiene un’analisi dettagliata dell’ambiente costiero
La pubblicazione presenta i risultati dettagliati delle attività di monitoraggio dello stato e dell’evoluzione morfologica e sedimentologica dell’intero litorale regionale, condotte da Arpae Emilia-Romagna. I dati, relativi al periodo 2012-2018, confermano il ruolo positivo che hanno avuto le politiche regionali di ripascimento delle spiagge con sabbie prelevate dai fondali marini, nel corso dei tre grandi interventi nel 2002, 2007 e 2016. 
“Si tratta di progetti importanti e investimenti considerevoli- spiega l’assessora regionale all’Ambiente e protezione civile, Irene Priolo- che hanno consentito una difesa adeguata dall’erosione delle spiagge emiliano-romagnole e delle attività economiche e turistiche che a queste spiagge sono legate. La conoscenza approfondita dello stato e dell’evoluzione di questa porzione di territorio è fondamentale per potere indirizzare le nostre politiche e azioni di gestione e protezione del litorale, con una visione ampia, integrata e sostenibile”.
Il rapporto è una fotografia dello stato attuale che, messo a confronto con i dati pregressi, fornisce elementi indispensabili anche per valutare l’evoluzione futura, nel  contesto dei cambiamenti climatici. È noto, infatti, che il riscaldamento globale in corso ha, e avrà per lungo tempo, un forte impatto anche sui mari e sulle coste, sia per quanto riguarda l’innalzamento dei livelli delle acque, sia per la maggiore frequenza e intensità di fenomeni estremi. Anche la porzione di Adriatico su cui si affaccia l’Emilia-Romagna, in base a tutte le proiezioni, va incontro a rischi crescenti per le infrastrutture che si trovano sulla linea di costa, con potenziali impatti economici e sociali rilevanti. Nel quadro delle politiche di Gestione Integrata delle Zone Costiere e della Strategia marina definita a livello europeo, questo studio costituisce un importante ulteriore elemento di conoscenza che mettiamo a disposizione.
Il documento è disponibile qui
Fonte: ARPAE