E’ stata approvata la nuova legge sui rifiuti urbani della Regione Emilia-Romagna Legge Regionale 5 ottobre 2015, n.16 disposizioni a sostegno dell’economia Circolare, della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata e modifiche alla Legge Regionale 19 agosto 1996 N. 31 (Disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi) pubblicata sulla gazzetta ufficiale Regionale n.253 del 05.10.2015.

La legge è strumento della Regione per transitare la da un modello economico lineare ad una economia circolare in cui non vi siano prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate promosso dalla decisione 1386/2013/UE (art 1 cap 1,2,3). Economia circolare per la Regione significa bloccare le risorse sul territorio a favore dell’occupazione, dello sviluppo economico e della sostenibilità locale.

Gli obiettivi previsti dalla norma sono (art 1 cap 6): entro cinque anni raccolta differenziata al 73%, riduzione del 25% delle produzione pro-capite di rifiuti, riciclaggio al 70%, contenimento delle discariche e autosufficienza regionale Tra i criteri di efficienza che serviranno a valutare i vari sistemi di gestione vi sarà la riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio.

Tra i principali strumenti gli strumenti che la norma individua per il raggiungimento degli obiettivi vi sono (art 1 cap 7 e art 3 cap 7):

  • la tariffazione puntuale Premi all’efficienza e disincentivi all’uso delle discariche, aumento gli importi dell’ecotassa per lo smaltimento, favorire il riuso dei beni anche attraverso i centri del riuso;
  • La tariffazione puntuale prevede l’introduzione di sistemi attraverso i quali l’utente pagherà in base ai rifiuti non riciclabili prodotti. La tariffa puntuale significa equità contributiva, in quanto si pagherà in relazione all’effettivo servizio erogato attraverso l’applicazione del principio «chi inquina paga». La legge rinvia a specifiche linee guida che dovranno essere adottate da parte dell’Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti (Atersir), la definizione delle modalità di calcolo della tariffa;
  • Premi all’efficienza e disincentivi all’uso delle discariche: la legge prevede la costituzione, presso l’Atersir di un fondo a sostegno delle gestioni che raggiungeranno risultati più buoni in materia di diminuzione dei rifiuti pro-capite. Il fondo sarà destinato all’introduzione di modelli innovativi di raccolta tesi a incrementare i rifiuti da destinare a riciclaggio e per la realizzazione dei centri comunali per il riuso;
  • Disincentivazione dell’uso della discarica e l’incenerimento senza recupero di energia: a tal fine verranno rivisti, in modo graduale, in aumento gli importi dell’ecotassa per lo smaltimento, un primo step con un aumento del 20% si avrà al 2017 e uno successivo al 2020;
  • promuovere lo sviluppo delle azioni tese al riuso dei beni (centri di raccolta (CDR), centri per il riuso, impianti di trattamento, la selezione o cernita degli ingombranti);
  • la promozione del compostaggio domestico e di prossimità.

Il testo completo della Norma è disponibile al seguente link