Il Ferrara Buskers festival e il suo ruolo di incubatore di atteggiamenti ambientalmente sostenibili: anche la prevenzione dei rifiuti ha il suo peso
Quella che (con i suoi 800.000 spettatori) si definisce “la più grande manifestazione al mondo dedicata all’arte di strada”, il Ferrara Buskers festival, ( http://www.ferrarabuskers.com/festival) che dal 1988 raduna a Ferrara i buskers – … artisti girovaghi che, nella loro attività quotidiana, cercano di regalare un po’ di poesia e buonumore, a persone spesso distratte e indaffarate … – si tinge sempre più di verde.
Non è scontato essere “… un’infinita festa mobile, che si muove in mille direzioni, capace di riservare sorprese ad ogni angolo: un fiume di allegria, di suggestioni, di stupore, che invade strade e piazze …” e porsi il problema del contenimento dell’impatto sulla città e sull’ambiente.
Gli organizzatori offrono a chi viene un ricchissimo programma, con 200 artisti di strada (http://www.ferrarabuskers.com/programma), che quest’anno, per la prima volta ha “sconfinato”, collocando a Venezia un anticipo nelle due giornate di giovedì 22 e venerdì 23 agosto.
Ma si muovono anche per indicare all’ospite come “fare la cosa giusta”, dal punto di vista dell’ambiente e della riduzione dei rifiuti (http://www.ferrarabuskers.com/programma/fai-la-cosa-giusta) .
Abbiamo così spinte alla mobilità sostenibile per l’accesso all’evento e gli spostamenti interni (treno, mezzo pubblico, carpooling).
Cui si affiancano inviti ad una partecipazione attenta ed attiva alla raccolta differenziata dei rifiuti (con aiuto degli “eco-assistant”- ragazzi napoletani che gravitano intorno all’Associazione CleaNap e ragazzi dell’Associazione Viale K ) ed una particolare attenzione all’intercettazione dei RAEE (con la possibilità di portare un piccolo apparecchio elettronico (un cellulare, una radiolina, un telecomando… di cui ci si vuol liberare, ricevendo in omaggio una chiavetta usb da 4gb che contiene l’app del rifiutologo).
E troviamo anche opportunità offerta alla prevenzione e riduzione dei rifiuti.
Si muove innanzitutto in questa direzione la centralità data all’uso di un bicchiere lavabile e riutilizzabile, che diventa ricordo e simbolo dell’evento, e viene concesso dietro versamento di una cauzione di 2 €.
Esso serve innanzitutto a ridurre l’utilizzo di materiale usa e getta.
Ma ha anche altri significati, di tipo culturale e commerciale.
Lo si potrà portare a casa come “gadget”, in ricordo dell’evento.
Oppure restituirlo nel punto di raccolta (Piazza Trento Trieste N.5, presso “Casa dell’acqua”) ottenendo la restituzione della cauzione (per ottenerla deve essere restituito sia il bicchiere che il laccio porta bicchiere).
Inoltre il solo possesso del bicchiere dà titolo ad uno sconto del 10% sulle consumazioni effettuate presso i Buskerbar, i Ristobusker, il Ferrara Music Park e gli esercizi che espongono la vetrofania o l’adesivo del bicchiere. Anche chi porta con se il bicchiere della precedente edizione potrà beneficiare degli stessi vantaggi.
Anche altre “misure” si muovono verso la “riduzione dei rifiuti”: sia nella costruzione fisica del festival (gli stand realizzati utilizzando materiali di recupero), che nelle “proposte a visitatrici e visitatori”: ad esempio la possibilità di scaricare un’APP del Ferrara buskers festival per Iphone e Android consente di ridurre l’uso della carta, verificare programma e luoghi, votare gli artisti preferiti e partecipare a giochi .
Infine, a celebrare l’importanza del “riuso”, il momento “ufficiale” di inaugurazione del Festival nel 2013 è stato affidato all’esibizione, il 24 Agosto alle ore 17 in Piazza Municipale, di circa 300 bambini dei centri estivi coordinati e diretti dal Teatrino dell’Es di Bologna e dall’Associazione Viale K di Ferrara. I bambini hanno effettuato un “concerto” con strumenti a percussione da loro realizzati con materiale di recupero nei rispettivi centri estivi. E’ prevista anche una parata finale, per le vie del centro, domenica 1 settembre a partire dalle ore 20.
Queste azioni sono in evoluzione sulla linea che il festival si è dato nel 2011, con l’obiettivo di essere un “eco festival”(http://www.ferrarabuskers.com/programma/progetto-eco-festival), con una certificazione terza (del gruppo Veritas Bureau).
Le azioni sono dichiarate, misurate e certificate attraverso due documenti che fotografano il festival prima e dopo la sua realizzazione: un disciplinare e un rendiconto finale.
Esso ha anche ottenuto nel 2012 la certificazione di eco festa da parte della regione Emilia Romagna.
Per questo l’evento si vanta di aver aperto una strada e di aver avviato una modalità di approccio al problema della sostenibilità degli eventi con la quale bisognerà comunque confrontarsi. Il Ferrara Buskers Festival si candida a diventare il primo evento culturale ferrarese certificato Iso 20121. Non a caso, a partire da questa esperienza, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ferrara, dal prossimo anno, chiederà a tutti gli organizzatori di eventi cittadini di rispettare particolari standard di sostenibilità all’interno di un sistema dispositivo per la quale verrà richiesta la certificazione Iso 20121.
Mi fa piacere segnalare l’ennesima dimostrazione non soltanto che “la principale tecnologia da metter in campo per risolvere il problema dei rifiuti è la consapevolezza”, ma che il modo più efficace per crearla è passare attraverso cultura ed emozioni.