Il Forum Acqua organizzato da Legambiente si è tenuto lo scorso 3 ottobre a Roma.  Tutela, zero sprechi e riuso: sono stati i temi affrontati durante la  giornata di incontro e dibattito, organizzata con il supporto del main partner Utilitalia, dei partner Ecomondo e Celligroup e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, della Regione Lazio e di Roma Capitale.
L’evento nasce dal riconoscer che l’acqua è un  bene comune e una risorsa fondamentale, ma anche in elemento poco tutelato. Alla luce dei cambiamenti climatici in atto è necessario un nuovo approccio gestionale che punti a ridurre i prelievi e i carichi inquinanti e che coinvolga e responsabilizzi i diversi attori in gioco.
I temi al centro del dibattito:

  • Tutela:  La sfida della qualità della risorsa idrica oggi è centrale nell’agenda politica mondiale. I temi al centro della sessione: riqualificazione degli ecosistemi acquatici, sistema dei controlli, Water Safety Plan (WSP), ricerca e sviluppo di sistemi innovativi di depurazione, ricerca e innovazione secondo i principi dell’economia circolare.
  • Riduzione degli sprechi:  Agricoltura, usi industriali e civili sono al centro di questa sessione dove sono stati affrontati i temi della riconversione del sistema di irrigazione, la revisione del sistema di tariffazione degli usi o gli investimenti e gli interventi nel settore civile sulla rete di distribuzione.
  • Riuso:  Per ridurre i prelievi di acqua e gli scarichi nei corpi idrici, occorre praticare seriamente il riutilizzo delle acque reflue depurate nell’industria, in agricoltura e nell’ambito civile. È necessario investire in tecnologie e impianti innovativi ed efficaci mentre nelle città bisogna attuare una migliore gestione delle acque meteoriche.

Durante il forum Legambiente ha proposto 10 azioni per attuare un’efficace politica di tutela della risorsa idrica:

  1. nuovo approccio gestionale, con piani strategici che puntano a ridurre i prelievi e i carchi inquinanti;
  2. ratifica italiana del Protocollo OMS UNECE Acqua e Salute che l’attuazione su tutto il territorio nazionale dei Piani di Sicurezza dell’Acqua (Water Safety Plan);
  3. intervenire sulle perdite di rete, partendo dalle buone pratiche e dalle innovazioni già oggi messe in campo in alcune aree del Paese;
  4. adottare sempre più misure per la riqualificazione delle città e degli edifici anche dal punto di vista idrico;
  5. completare la rete dei controlli ambientali, inserendo nei piani di monitoraggio anche le sostanze prioritarie e gli inquinanti emergenti;
  6. azione diffusa di riqualificazione dei corsi d’acqua e rinaturalizzazione delle sponde, impedendo l’impermeabilizzazione dei suoli, interventi che perseguono il duplice obiettivo di migliorare la risorsa idrica e ridurre il rischio idrogeologico;
  7. riqualificare o costruire impianti di depurazione, facendoli diventare luoghi di produzione, ma possono essere anche l’occasione per investire sulla ricerca e lo sviluppo di sistemi innovativi;
  8. migliorare il trattamento delle acque industriali;
  9. riconversione del sistema di irrigazione puntando a sistemi di microirrigazione a goccia, che possono garantire almeno il 50% del risparmio di acqua utilizzata, e rivedere completamente il sistema di tariffazione degli usi dell’acqua, con un sistema di premialità e penalità che valorizzi le esperienze virtuose;
  10. migliorare la gestione degli emungimenti delle acque minerali a fini idropotabili da parte delle società imbottigliatrici.

Comunicato stampa sulle 10 proposte qui 
Comunicato stampa sul forum  qui
Fonte: Legambiente