E’ stata presentata l’ ottava edizione del Green book  di Fondazione Utilitatis che racconta dello stato dell’arte della gestione del ciclo dei rifiuti urbani. Attraverso una suddivisione in tre sezioni  mette in evidenza come la produzione di rifiuti urbani e assimilati ammonti a circa 30 milioni di tonnellate all’anno, mentre i rifiuti speciali si attestano a 130 milioni di tonnellate. L’Italia ha un tasso di riciclo dei rifiuti urbani compreso tra il 45,2% e il 50,8%, comunque al di sopra della media europea del 47%. Il conferimento in discarica arriva invece al 22%. L’intero comparto ha un fatturato di oltre 10 miliardi di euro, in gran parte derivato dalla tariffa rifiuti, ed un numero di addetti che supera le 95mila unità.
La spesa media annuale a livello nazionale sostenuta dalle famiglie per il servizio è di 310 euro, con forti differenze tra i 273 euro del Nord (dove le cose funzionano) e i 355 euro del Sud (che arranca e resta indietro sulla chiusura del ciclo).  La spesa più alta per le famiglie del Centro-Sud – viene messo in evidenza – ha diverse cause, tra queste sicuramente il maggior costo sostenuto per il trasporto dei rifiuti fuori Regione non avendo un assetto impiantistico adeguato.
Secondo il Green book servono investimenti per fronteggiare il fabbisogno impiantistico: alcune stime prevedono nei prossimi anni un fabbisogno di investimenti per circa 8 miliardi di euro, per la realizzazione di impianti, introdurre la tariffa puntuale a livello nazionale e incrementare la raccolta differenziata sia nelle quantità che nella qualità; questo, per essere in grado di traguardare gli obiettivi del pacchetto direttive europee ‘economia circolare’. Ma è necessario anche abbattere i tempi e snellire le procedure autorizzative, oltre che fare qualcosa di più per l’accettazione sociale, e guidare il processo di governance locale e il superamento della frammentazione gestionale.
Il comunicato stampa di utilitalia qui
Il video della presentazione è disponibile qui
Fonte: Utilitalia