25 anni fa nasceva il CIC (consorzio Compostatori Italiani) ricorrenza che il Consorzio festeggia attraverso una nuova edizione dell’annuale report Rapporto Rifiuti Organici che oltre ai dati che confrontano i risultati raggiunti nell’anno di riferimento contiene accenni al passato e alcuni spunti sul futuro. Dal Report emerge che il settore dell’organico è il primo settore di recupero in Italia con il 43% dei rifiuti urbani raccolti in maniera differenziata, rappresenta un settore in crescita che genera la filiera con 9.000 addetti e 1,7 miliardi di euro di fatturato.
Nel comunicato stampa di lancio del report i, CIC racconta come e quanto il consorzio, pioniere nel settore, si sia evoluto negli anni mantenendo abbastanza stabile la sua impostazione originale ma arricchendosi di innovazione e di filiere. Punto di forza del CIC coerenza strategica di pensare e lavorare per costruire un sistema basato sulla qualità . Come si evince dalle descrizioni dettagliate contenute nel report, il settore è ormai molto ampio, articolato e rappresenta la filiera quantitativamente più importante tra le filiere dei rifiuti urbani in Italia. Alla mera produzione di compost si sono affiancate imprese che producono biogas e substrati di coltivazione senza dimenticare il valore delle aziende rappresentate dai Soci Aderenti che presentano continuamente innovazioni tecnologiche, nuovi materiali, nuove tendenze produttive.
I principali numeri del rapporto:

  • l’organico è il primo settore di recupero in Italia con il 43% dei rifiuti urbani raccolti in maniera differenziata;
  • è un comparto in crescita costante (+10% l’anno in media dal 2007 a oggi) totalmente autosufficiente
  • la filiera conta 9.000 addetti e 1,7 miliardi di euro di fatturato;
  • nei 25 anni di attività, il Cic ha raccolto oltre 65 milioni di tonnellate di rifiuti, che avrebbero occupato un volume di oltre 100 milioni di metri cubi;
  • questa enorme mole di rifiuti è stata trasformata in 23,5 milioni di tonnellate di compost, contribuendo a stoccare nel terreno oltre 7 milioni di tonnellate di sostanza organica;
  • ha evitato 44 milioni di tonnellate di Co2 equivalente;
  • Dal 1992 ad oggi, l’utilizzo del compost in sostituzione di altri prodotti per la fertilizzazione, come i concimi minerali e di sintesi, ha portato ad una riduzione dei costi di circa 650 milioni di euro nel settore agricolo;
  • il 33% del compost prodotto in Italia, inoltre, è a marchio “Cic” il che ne garantisce un elevato standard di qualità.

Il Rapporto completo è disponibile gratuitamente previa registrazione al seguente link
Fonte: CIC