Il progetto sperimentale “Il Po d’AMare” per quattro mesi ha intercettato rifiuti e plastiche galleggianti attraverso barrire galleggianti e li ha avviati al riciclo. Po d’AMare” è uno dei primi progetti al mondo di prevenzione dei rifiuti in mare, un contributo per rafforzare e implementare le misure del piano di azione nazionale per la prevenzione e la mitigazione dei rifiuti marini e anticipare le nuove direttive sulla circular economy che prevedono impegni precisi anche per la riduzione dei rifiuti in mare. I rifiuti marini provengono per circa l’80% dalla terraferma e raggiungono il mare prevalentemente attraverso i corsi d’acqua e gli scarichi urbani, mentre per il 20% derivano da attività di pesca e navigazione. ;Intercettare i rifiuti nei corsi d’ acqua risulta  più facile ed economico rispetto alla raccolta in mare in più facilita il riciclo e previene l’inquinamento marino e la possibile formazione di microplastiche.

Il progetto pilota, operativo dal 18 luglio al 16 novembre 2018 ha lavorato “a regime” per quasi cento giorni. Ha raccolto circa 3 quintali di rifiuti di cui 92,6 chilogrammi, il 40%, di plastica. La frazione non plastica è costituita, per la maggior parte, da scarti vegetali, sono stati intercettati anche contenitori in vetro. La quota più rilevante in termini di peso del rifiuto plastico captato è rappresentata da PE proveniente da fusti di capacità maggiore a 25 litri, imballaggi utilizzati in ambito agricolo o industriale.

In località Pontelagoscuro (Comune di Ferrara) a 40 km dalla foce è stato installato un dispositivo di raccolta (Seasweeper) con barriere in polietilene galleggianti che non interferiscono con la flora e la fauna del fiume, progettato da Castalia e posizionato nel tratto del fiume Po. I rifiuti raccolti sono stati poi selezionati ed avviati a riciclo. La frazione di plastica in particolare è stata seguita da Corepla.

Il progetto è stato predisposto da Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, dai Consorzi Corepla e Castalia, realizzato in collaborazione con l’Autorità di Bacino per il Po e con il patrocinio del Comune di Ferrara e AIPO.

Il comunicato stampa qui.
Fonte: Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile