È stato presentato lo scorso 26 febbraio il rapporto “Il sistema circolare della filiera legno per una nuova economia” realizzata dal Politecnico di Milano e presentata nel corso del convegno “The future, today” promosso da Rilegno e FederlegnoArredo.
La filiera del recupero e il riciclo del legno post consumo in Italia ha il suo baricentro nel Consorzio Rilegno. L’impatto economico che genera è stimato in circa 1,4 miliardi di Euro, 6mila i posti di lavoro e un “risparmio” nel consumo di CO2 pari a quasi un milione di tonnellate.
Il rapporto ha analizzato puntualmente i diversi fattori economici “coordinati” da Rilegno e il processo che ha consentito di raccogliere nel 2017 oltre 2,5 milioni di tonnellate di legno, oltre il 60% degli imballaggi di legno sono recuperati in Europa arriva solo al 30%. E’ emerso che il sistema Rilegno ha consentito di rigenerare e quindi riutilizzare quasi il 30% degli imballaggi recuperati e di riciclare la parte restante, consentendo di produrre pannelli per l’arredo senza bisogno di “consumare” legno vergine.
In termini ambientali, ciò ha consentito un “risparmio” nel consumo di CO2 pari a quasi un milione di tonnellate, circa il 2% della CO2  complessivamente prodotta in Italia.
Più del 95% del legno raccolto è riciclato: i pannelli sono costituiti quasi totalmente da legno recuperato e questo la rende unica al livello globale
Il Rapporto inoltre, ha stimato attraverso l’uso di dati puntuali relativi alle imprese del sistema Rilegno e di modelli di tipo economico-statistico,  gli effetti complessivi generati sull’economia nazionale, considerando l’insieme di tre componenti: l’effetto diretto delle imprese che operano all’interno della filiera del riciclo del legno post consumo; l’effetto indiretto, dovuto alla produzione richiesta alla catena di fornitura di queste imprese; l’effetto indotto, dovuto ai consumi generati dalla massa salariale prodotta.
 
Il comunicato stampa di Rilegno è disponibile qui.
Fonte: Rilegno