Nel 2014 la Corte di Giustizia europea condannò l’Italia a una sanzione forfettaria di 40 milioni di euro e a una penalità di altri 42,8 milioni, per ogni semestre di ritardo, per il mancato adeguamento ad una sentenza del 2007 sulle discariche abusive di rifiuti pericolosi.
In Veneto i siti individuati dal Commissario Straordinario alla bonifica delle discariche abusive, Generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, sono in tutto sette, su 51 a livello nazionale, e ad oggi due sono già usciti dalla procedura di infrazione. Per intensificare le azioni e arrivare a chiudere in tempi brevi la procedura, ARPAV si è messa a disposizione del Commissario governativo siglando, in questi giorni, un accordo per dare supporto tecnico alle attività di caratterizzazione e bonifica nei 5 siti veneti restanti, tutti in provincia di Venezia. Nell’accordo con il Generale Vadalà ARPAV implementa l’analisi conoscitiva dei singoli siti, la loro caratterizzazione e le analisi di rischio, attivando un presidio e un monitoraggio continuo.
Il comunicato stampa di Arpa Veneto qui
Fonte: Arpa Veneto