La regione Toscana, una volta tanto, prende un iniziativa volta ad incentivare il ricorso a piccoli impianti di produzione energia da biomasse per teleriscaldmento, mediante un piano da quattro milioni di euro. Tale piano prevede contributi in conto capitale, sino a 400mila euro, per gli enti pubblici che realizzeranno impianti di teleriscaldamento a biomasse nelle aree rurali e nei piccoli centri urbani, allo scopo di abbattere i costi legati alla realizzazione della rete di teleriscaldamento. La nota positiva, da mettere quindi in risalto, è relativa al fatto di legare lo sviluppo di tali impianti alle biomasse del territorio, sfruttando i residui delle lavorazioni forestali e delle potature, permettendo quindi la creazione di una filera corta di approvvigionamento e produzione energetica, che è alla base del successo delle fonti energetiche rinnovabili stesse. Senza contare il benefico effetto economico che ne deriva per le attività produttive legate alla filiera. Secondo le stime il piano potrà sostenere la realizzazione di almeno 20 impianti, con cui riscaldare almeno 1.300 abitazioni e 25 edifici pubblici; a regime consentirà di utilizzare 6mila quintali annui di biomasse legnose, consentendo di evitare l’immissione nella nostra aria di 13.500 tonnellate di anidride carbonica.