I ricercatori dell’Università di Siena (Plastic Busters), in collaborazione con la Marina Militare, hanno dato il via ad un progetto di studio per quantificare la presenza di micro particelle di plastica, derivate principalmente dal disfacimento di rifiuti plastici più grandi e responsabili di danni all’ecosistema e alla salute della fauna marina alle foci del Tevere e dell’Arno. Il progetto si inserisce in un piano più ampio di mappatura delle plastiche nel mar Mediterraneo, sviluppato nell’ambito di Med Solution e della rete ONU sullo sviluppo sostenibile Sustainable Development Solutions Network. Per entrambi i fiumi saranno effettuati quattro campionamenti a 20 km, a 10 km, a 5 km, e a cinquecento metri dalla foce del fiume, raccogliendo e analizzando i sedimenti e lo zooplancton. I sedimenti saranno campionati utilizzando delle benne nelle 4 stazioni selezionate, e sarà eseguito anche un carotaggio in una delle stazioni; mentre i campioni di zooplancton e microplastiche superficiali verranno ricavati con un retino galleggiante detto retino manta. Lo studio dell’Università di Siena permetterà di analizzare la presenza, la distribuzione e l’abbondanza delle micro particelle di plastica e degli inquinanti che vengono trasportate dai fiumi, per quantificare la provenienza dei rifiuti da terra.