Il 22 marzo è la Gionata mondiale per l’acqua, Natura per l’acqua  è il tema  che l’ONU  ha proposto per il 2018 come filo conduttore delle riflessioni sulla giornata.
I danni ambientali, gli effetti sempre più ricorrenti dei cambiamenti climatici stanno accentuando nel mondo le crisi idriche legate alla disponibilità ed accesso all’acqua potabile, ma anche danni derivanti da inondazioni e siccità. Il ciclo naturale dell’acqua è sempre di più messo in crisi e conseguentemente si riduce la disponibilità di acqua dolce di cui abbiamo bisogno per sopravvivere e prosperare e si assiste ad un depauperamento dei suoli, dei fiumi, dei laghi e quindi dei nostri ecosistemi. Le soluzioni basate sulla salvaguardia del ciclo naturale dell’acqua consentirebbero di risolvere buona parte dei fattori di criticità legate all’accesso all’acqua. E’ quanto emerge dai primi spunti dell’  8th World Water Forum in corso dal 18 al 23 marzo a Brasilia (pagina ufficiale evento al seguente link) nel corso del quale è stato presentato il World Water Development Report  e la Ministerial Declaration seeking decisive action on water.
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Il forum sta evidenziando in particolare che:

  • Uno dei problemi è che non è ancora chiaro su quali soluzioni la natura può presentare. Bisogna valutare anche soluzioni urbanistiche, come le infrastrutture verdi e gli edifici verdi, che vengono utilizzate per gestire e ridurre i rischi generati dall’inquinamento derivante dal deflusso urbano.
  • Un altro grosso problema è l’agricoltura però con una buona gestione, la disponibilità di acqua può essere notevolmente migliorata e fornire una produzione sostenibile  anche con bassi consumi idrici.
  • per le soluzioni basate sulla natura è necessario il sostegno finanziario e normativo che vanno gestiti in modo ottimale e mirato, per fare ciò c’è bisogno di un indispensabile supporto da parte del mondo scientifico.
  • il cambiamento climatico provoca il cambiamento del ciclo idrologico  che va di pari passo ad esso,  i costi delle catastrofi naturali sono aumentati drammaticamente rispetto agli anni ’90. I governi nazionali non dovrebbero avere un budget basso quando fanno investimenti nelle infrastrutture. La prevenzione è sempre più economica che la gestione della catastrofe.

Oltre al  World Water Forum  sono numerose le iniziative nazionali ed internazionali  che si terranno in questa occasione. Per quanto riguarda il nostro paese uno degli eventi principali sarà Labirinto d’acque, che si terrà a Parma dal 21 al 24 marzo, organizzato da Franco Maria ricci con il supporto di Unesco, ISPRA, Ministero  dell’Ambiente, Ministero Politiche Agricole e Forestalied altri partner scientifici. Il Pontificio Concilio della Cultura e dal Club of Rome, in collaborazione con il World Water Assessment Programme- WWAP dell’UNESCO, organizzano invece  “Watershed”  che verrà trasmesso in streaming dal Vaticano, il pubblico collegato potrà partecipare raccontando esperienze e proponendo soluzioni. “Watershed” è il primo evento di una serie di attività che avranno luogo nei prossimi cinque anni, tra le quali la Settimana Mondiale dell’Acqua in agosto, il Comitato di Alto Livello sull’Acqua a settembre, il Forum Mondiale sull’Acqua in Brasile a marzo 2018, oltre a programmi scolastici a tutti i livelli.