lo scorso 14 giugno 2018 sono state pubblicate nella gazzetta ufficiale dell’Unione europea  le 4 direttive del pacchetto sull’economia circolare che erano state approvate il 18 aprile dal Parlamento Europeo, a Strasburgo. Le direttive dovranno essere recepite dagli Stati membri entro il 5 luglio 2020.
Gli obiettivi principali delle nuove direttive prevedono:

  • il riciclo entro il 2025 per almeno il 55% dei rifiuti urbani (60% entro il 2030 e 65% entro il 2035);
  • si vincola lo smaltimento in discarica (fino ad un massimo del 10% entro il 2035);
  • Imballaggi: il 65%  dovrà essere riciclato entro il 2025 e il 70% entro il 2030;
  • rifiuti tessili e i rifiuti pericolosi delle famiglie (come vernici, pesticidi, oli e solventi) dovranno essere raccolti separatamente dal 2025;
  •  i rifiuti biodegradabili a partire dal 2025 dovranno essere obbligatoriamente raccolti separatamente o riciclati a casa attraverso il compostaggio.
  • discariche: il pacchetto Ue limita la quota di rifiuti urbani da smaltire a un massimo del 10% entro il 2035.

La strategia a lungo termine contenuta nelle direttive è quella di coinvolgere le aziende nel realizzare prodotti con materiali nuovi, interamente riutilizzabili e che quindi non generino scarti, mentre quella a breve e medio termine è gestire gli scarti prodotti in modo più responsabile, attraverso il riutilizzo ed il riciclo.
Secondo confindustria le nuove direttive oltre a migliorare l’ambiente, con una riduzione media annua delle emissioni di 617 milioni di tonnellate di Co2 equivalente, avranno anche un impatto positivo sull’occupazione, con almeno 500 mila posti di lavoro in più. Inoltre, l’economia circolare potrebbe fare da volano all’economia dell’area euro favorendo, secondo stime del Parlamento Europeo, una crescita del Pil fino al 7% in più entro il 2035.
In particolare le direttive oggetto della pubblicazione sono:

Fonte: Confindustria (link )
Sito web eur-lex.europa (https://eur-lex.europa.eu/)