ESPER (Ente di Studio Per la Pianificazione Ecosostenibile dei Rifiuti) ha studiato ed analizzato come è stata applicata la tariffa puntuale dei rifiuti in diverse realtà europee, inserendole in un unico studio. Il report prodotto si propone come un vademecum europeo sulla tariffazione puntuale arricchito da contributi di esperti del settore come Rossano Ercolini (Presidente Zero Waste Europe e Zero Waste Italy, nonché vincitore del Goldman Enrivonmental Prize 2013 ) e di Marco Boschini (Coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi).
Il rapporto evidenzia come nel contesto europeo la diffusione dei sistemi di tariffazione incentivante risulta largamente estesa tra le municipalità degli Stati Membri del Nord Europa, in particolare in Danimarca, Belgio, Paesi Bassi, Austria, Svezia, Germania e viene prevalentemente applicato attraverso la previsione di sistemi e tariffe calcolate in funzione della volumetria rapportata alla frequenza di svuotamento del rifiuto residuo e spesso anche del rifiuto organico. Tra le tecnologie adottate la più diffusa è quella di Tag RFId su mastelli e contenitori con costi sempre più contenuti ed i vantaggi gestionali ottenibili in particolare laddove tali sistemi vengono abbinati a sistemi GPS di tracciatura ed ottimizzazione dei percorsi dei mezzi di raccolta. I sistemi basati invece sulla pesatura dei singoli contenitori o sacchetti non hanno invece registrato una notevole diffusione poiché sono stati rilevati maggiori costi di gestione per le rilevanti problematiche legate al rilevamento del peso in condizioni sfavorevoli (mezzi in moto con vibrazioni e spesso non in piano).
Le soluzioni tecniche più diffuse sono relativamente semplici sia per i sistemi ad identificazione dell’utenza – che avviene tramite un badge RFId o con una tessera magnetica – che ad identificazione del contenitore che avviene tramite lettura del Tag RFId (in rapida diffusione quelli di tipo UHF acronimo di Ultra High Frequency).
L’analisi confronta diversi sistemi di raccolta e tariffazione: con i sacchi, stradale con le calotte, mista porta a pota e stradale etc analizzando le diverse modalità di applicazione, criticità ed i vantaggi riscontrate nei diversi paesi.
Particolare risulta l’applicazione dei sistemi con calotte di immissione dove è stata rilevata una sostanziale differenza tra i modelli implementati in Italia e all’estero. Tali sistemi sono stati utilizzati già dagli anni ’90 in Germania e Austria per risolvere i problemi legati alla gestione dei conferimenti nei grandi complessi condominiali periferici delle grandi città. Tali sistemi Italia invece sono utilizzati per cercare di applicare la tariffazione puntuale senza dover modificare il sistema di raccolta stradale pre esistente anche in contesti a media e bassa densità abitativa. Dalla ricerca emerge che in Italia, in Svizzera, in Francia ed in Spagna, diversamente da quanto rilevato nel nord Europa, nei pressi dei contenitori stradali dotati di sistemi di identificazione sono frequenti i fenomeni di abbandono dei rifiuti.
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Fonte:ESPER
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