A Montreal si è tenuta, dal 20 al 24 novembre, la 29a Riunione delle Parti (MoP) al Protocollo di Montreal per la protezione della fascia di ozono. In occasione del 30° anniversario, le Parti hanno celebrato anche il raggiungimento delle venti ratifiche necessarie da parte degli Stati per permettere l’entrata in vigore dal 1 gennaio 2019 dell’Emendamento firmato lo scorso anno a Kigali, in Ruanda, al fine di inserire anche gli idrofluorocarburi tra le sostanze regolate dal Protocollo.
Negli ultimi 30 anni, grazie al Protocollo di Montreal sono stati raggiunti importanti risultati nella protezione dello strato di ozono attraverso una progressiva ed efficace eliminazione delle sostanze che ne stavano causando il suo deterioramento. Il Protocollo di Montreal ha garantito la cooperazione tecnica a livello globale per la salvaguardia dello strato di ozono, con benefici inestimabili per l’ambiente e la salute umana.
Durante la 29° MoP, è stato infatti concordato un rifinanziamento (replenishment) di 540 milioni di dollari USA per il prossimo triennio (2018-2020) al Fondo Multilaterale, lo strumento finanziario che dal 1991 ha finanziato oltre 8.000 progetti nei Paesi in Via di Sviluppo al fine di supportare il rafforzamento istituzionale, l’assistenza tecnica e le attività di conversione industriale per l’eliminazione delle sostanze ozono lesive.
Nel prossimo triennio, il Fondo dovrà finanziare le attività previste dal Protocollo di Montreal per raggiungere il target di riduzione del 35% del consumo e della produzione degli idroclorofluorocarburi (HCFC) nei Paesi in Via di Sviluppo rispetto ai livelli del 2009-2010, e per sostenere questi Paesi nell’avvio delle prime attività per la riduzione degli idrofluorocarburi (HFC), come disposto dall’Emendamento di Kigali.
Fonte: Ministero dell’Ambiente
Comunicato stampa al seguente link
Un approfondimento sulla conferenza di Monterel  viene proposto anche dall’agenzia Europea per l’Ambiente al seguente link