Il Consiglio dei ministri attraverso il comunicato stampa n°16 del 17 marzo 2017 ha avvisato che ha approvato il decreto legislativo sulla valutazione di impatto ambientale che introduce misure necessarie all’attuazione e all’adeguamento della normativa nazionale a direttive o regolamenti europei.
Le nuove norme modificano l’attuale disciplina della Verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale (VIA) e della stessa VIA, al fine di recepire fedelmente la direttiva, di efficientare le procedure, di innalzare i livelli di tutela ambientale, di contribuire a sbloccare il potenziale derivante dagli investimenti in opere, infrastrutture e impianti per rilanciare la crescita sostenibile, attraverso la correzione delle criticità riscontrate da amministrazioni e imprese.
Nello specifico, tra gli elementi maggiormente significativi della riforma, si segnalano i seguenti:

  • la facoltà per il proponente di richiedere, in alternativa al provvedimento di VIA ordinario, il rilascio di un “provvedimento unico ambientale”, che coordini e sostituisca tutti i titoli abilitativi o autorizzativi riconducibili ai fattori ambientali;
  • la riduzione complessiva dei tempi per la conclusione dei procedimenti, cui è abbinata la qualificazione di tutti i termini come “perentori” ai sensi e agli effetti della disciplina generale sulla responsabilità disciplinare e amministrativo-contabile dei dirigenti, nonché sulla sostituzione amministrativa in caso di inadempienza;
  • una norma transitoria che, in virtù delle semplificazioni procedimentali introdotte, consenta al proponente di richiedere l’applicazione della nuova disciplina anche ai procedimenti pendenti, il cui valore complessivo oggi ammonta a circa 21 miliardi di euro;