L’IPPR-Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo, Legambiente ed ENEA hanno presentato ad Ecomondo i risultati sulle indagini svolte e le prossime azioni per il riciclo del “beach litter”.  I rifiuti principalmente presenti sono cotton fioc, frammenti, oggetti e imballaggi sanitari, pellet, tappi e cannucce. Rifiuti che potrebbe essere avviati a riciclo, con vantaggi sia economici che ambientali. I dati evidenziano come buona parte di questi rifiuti infatti sia composta da materiali termoplastici quali polietilene e polipropilene, il che facilita il recupero ed il riutilizzo del materiale spiaggiato. Lo studio rappresenta una prima importante collaborazione tra istituti di ricerca, associazioni e imprese sulla caratterizzazione del beach litter presente sulle spiagge per poter poi sviluppare un piano di riciclo per questi materiali e capire, al contempo, come sensibilizzare consumatori e imprese a porre una maggiore attenzione nella loro gestione quotidiana dei rifiuti.
Il comunicato stampa e il report pubblicato da Legambiente link.
fonte: Legambiente