Il nostro paese si aggiudica un importante riconoscimento (alla sua prima adozione) col percorso che va verso il superamento del concetto di rifiuto, con al centro prevenzione e Tariffa puntuale.
Segnalo con un po’ di ritardo, perchè mi sembra notizia che non può non essere ripresa dalla Finestra sulla prevenzione dei rifiuti, che nel dicembre scorso un importante riconoscimento europeo è stato conferito ad una delle eccellenze nazionali.
Era la prima edizione di un concorso che, come dice il nome “Innovation in politics”, punta sulle migliori iniziative che nel panorama continentale si sono contraddistinte per innovazione.
Sono stati presentati circa 600 progetti provenienti dai vari paesi del Consiglio europeo, ne sono stati selezionati 80 (tra i quali tre italiani) e nel dicembre scorso è avvenuta a Vienna la premiazione ufficiale con le istituzioni europee, nazionali e cittadine.
Il premio è stato assegnato al Percorso italiano verso rifiuti zero e al ruolo centrale che la tariffa puntuale gioca al suo interno.
La nostra rubrica ha dedicato e dedicherà largo spazio al progetto rifiuti zero, che considera la frontiera tecnica e ammnistrativa più avanzata per applicare ai rifiuti il cambio di paradigma verso la sostenibilità ambientale ed economica[1].
La strategia rifiuti zero, basata sui famosi “10 passi”[2], ha conosciuto un interessante sviluppo in Italia, dove conta ormai 271 Comuni aderenti (per un totale di 5.911.769 abitanti) e dove dispone di un bel gruppo di sostegno, Zero Waste Italy[3], così come in Europa, con Zero Waste Europe.
A ritirare il premio è Alessio Ciacci, che nel 2012 iniziò il percorso dal Comune di Capannori di cui era assessore e che l’ha poi proseguito nelle numerose esperienza tecniche e ammnistrative che l’hanno visto e lo vedono successivamente impegnato[4].
Ciacci ha dichiarato
Grande è l’orgoglio di poter rappresentare l’Italia in questa importante manifestazione con un progetto come quello adottato a Capannori, che molti all’inizio etichettavano solo come utopia e che invece con passione, determinazione, coraggio ed innovazione abbiamo trasformato in realtà.
Una realtà che ha comportato vantaggi ambientali, economici, occupazioni e che mantiene una delle tariffe più basse a livello nazionale a fronte di uno dei risultati migliori in Italia.
Il ringraziamento va a tutta la squadra che, numerosa, ha permesso il raggiungimento di questi risultati, all’azienda ASCIT che li ha costruiti giorno per giorno, alla precedente e all’attuale amministrazione che continua a migliorare ed arricchire costantemente questo percorso, al Centro di ricerca rifiuti zero e a tutta la cittadinanza, vera protagonista, che ogni giorno trasforma quello che una volta era un problema, in un percorso di sostenibilità ed eccellenza”.
Che questo premio sia di buon augurio per lo sviluppo di una strategia che non potrà non essere al centro dell’attenzione del nuovo Parlamento e del prossimo Governo.
[1] V, da ultimo http://www.labelab.it/dfgh987/category/rifiutologo/
[2] http://www.rifiutizerocapannori.it/rifiutizero/dieci-passi-verso-rifiuti-zero/
[3] http://www.zerowasteitaly.org/chi-siamo/
[4] V. http://www.ciaccimagazine.org/?page_id=15